Dopo la denuncia fatta l’8 settembre, ora il nuovo esposto: «Questo può essere definito un boicottaggio, non so di che natura, ma è un dubbio lecito. Non siamo più in grado di sopportare questa situazione. Se avessi vissuto in un contesto pervaso dalla mafia, ma sono convinto che non sia così, mi sarebbe venuto il dubbio che a Cisterna vi fosse un sistema mafioso. Voglio sperare che non sia mafia, ma ho una pessima supposizione».
Il sindaco dice di aver già parlato con l’opposizione: «Vogliamo comprendere cosa sta accadendo, chiediamo solo solidarietà ma non c’è collaborazione, come non c’è neanche dalla struttura comunal4e. Tranne dalla Cisterna Ambiente e da alcuni operai, non c’è alcuna collaborazione».
Il probloema, secondo Carturan, attiene l’ordinaria amministrazione: «Non riusciamo ad attappare le buche, non riusciamo a fare nulla e per questo ho voluto esporre i miei dubbi al procuratore. In 28 anni di attività politica è la prima volta che invoco la Procura. Se non ci fossero stati i problemi urgenti da risolvere avrei fatto già partire i 20 giorni delle dimissioni. La mia maggioranza è con me, è fatta di tanti giovano ma ha paura: il momento è molto difficile, se perdiamo questo pezzo di città, difficilmente riusciremo a risollevare Cisterna».