IL SOGNO DI ANTONIO AUMENTA
A parlare così Antonio Aumenta, proprietario di uno dei più grandi vivai della provincia che da anni ormai sta coltivando un sogno che potrebbe vedere presto la luce: quello di costruire e aprire al pubblico uno dei più grandi parchi botanici tematici d’Europa. «Si chiamerà il parco dei continenti – ci dice – e spero di poterlo aprire ad aprile del prossimo anno, perché ormai sono decenni che è nella mia testa e ci lavoro da anni». Si tratterà, in pratica, di un grande parco botanico in cui si potranno ammirare la flora e i paesaggi di tutti i contenti del mondo. Divisi non per fasce climatiche, come spesso accade in parchi simili, ma per aree territoriali. «E’ stata una scommessa con me stesso a dire il vero, come ho fatto sempre – ci racconta ancora Aumenta – La mia idea era quella di ricreare un paesaggio e la vegetazione di un paese lontano. Di trovare l’atmosfera di quel posto».
TESORI DA TUTTO IL MONDO
«Ho girato il mondo – continua Aumenta – non solo alla ricerca delle piante ma anche dell’habitat di quell’ambiente da cui provengono. Ma per tutto questo tempo collezionando piante su piante per questo parco. Finalmente, nel 2006, ho trovato un terreno che mi sembrava ideale per fare questa iniziativa nell’unica collinetta nel Comune di Pontinia ai confini con Priverno, sulla via Marittima Seconda in località Procoio. Quando sarà finito il parco sarà grande 16 ettari e ci saranno migliaia e migliaia di piante differenti». Antonio Aumenta ha una certa esperienza in paesaggi, almeno da quel che ci racconta sul suo passato professionale. «I miei genitori erano agricoltori e mi hanno mandato a studiare all’agrario che mi piaceva tanto».
“VECCHIA SCUOLA”
«Ai miei tempi era una cosa diversa – spiega Aumenta -, si poteva fare davvero il mestiere e ho potuto lavorare per anni con il migliore, Pietro Porcinai, il più grande architetto del paesaggio di sempre nel nostro paese. Poi ho lavorato come giardiniere di Ninfa dal 77 all’84. Ho imparato molto, ho conosciuto la principessa Diana e il principe Carlo quando sono venuti in visita al giardino, ho avuto molto da quella esperienza, insomma, ma ho anche dato». L’azienda di famiglia creata da questo signore dai modi molto semplici è davvero immensa e ricca di materiale. Ma quando chiediamo al signor Antonio Aumenta quanto abbia speso per la sua incredibile collezione di piante da tutto il mondo lui scrolla le spalle e sorride: «ma vede, io sono sempre stato uno che se deve comprare una macchina guarda al centesimo. Ma se una pianta mi piace e sono convinto che sia unica quasi non so quanto costa. In questo parco però non vogliamo solo esporre le piante ma vogliamo trasportare le persone fisicamente nei luoghi da cui provengono».
LA SABBIA DEL DESERTO MESSICANO A PONTINIA
«Le faccio qualche esempio. Abbiamo importato anche i massi del deserto messicano, la sabbia e la terra australiana, abbiamo portato piante millenarie, più uniche che rare e abbiamo descritto paesaggi pluviali e desertici. Abbiamo portato la pianta di cui si nutrivano i dinosauri, la Dicotnia Antartica che è un vero fossile vivente ancora tra noi. Ci sono piante millenarie, ce ne sono alcune rarissime che hanno sviluppato meccanismi di difesa tossici contro le altre piante. Altre che sono capaci di vivere per millenni. Il tutto in paesaggi suggestivi che solo la natura e un po’ di ingegno possono creare. E così, nell’area dedicata all’Europa, abbiamo reso un omaggio all’ulivo, pianta fondamentale della nostra storia, creando un anfiteatro colossale e molto suggestivo con la pietra e gli ulivi. Ma è solo vedendo tutto questo che si può apprezzare. Le parole e le foto non basteranno per descrivere questo mio sogno quando si sarà realizzato ma è indicativo pensare al fatto che il parco è fatto talmente bene da essere già stato scelto per set fotografici e cinematografici nel recente passato».
L’APERTURA AD APRILE 2018
Ormai è arrivato il momento: «l’apertura deve arrivare nel 2018, io penso ad aprile. Lo chiamerò Il Parco dei Continenti e spero che aiuti tutti coloro che sono appassionati a vedere cose che non hanno ancora visto in vita loro e quelli che sono poco sensibili verso la natura a capire quanto è delicato e straordinario il nostro pianeta. E’ il sogno di una vita, ho lavorato tanto per cercare di realizzarlo e spero di poterlo vedere presto». Una sfida non da poco per questo imprenditore che, in sostanza, rischia di diventare uno dei più grandi collezionisti di piante del mondo. E quasi non ci si crede, quando si visita il parco in costruzione, che sta qui nella provincia di Latina. Sembra proprio di percorrere un sentiero immaginario dell’assolato deserto o di immergersi nell’atmosfera gonfia di odori di un antico giardino giapponese. C’è tutta la sapienza dell’esperienza e una dose di follia fanciulla. La stessa che spingeva questo imprenditore un tempo bambino a cercare le violette più belle del campo da regalare alla maestra il primo giorno di scuola. E Antonio Aumenta, nel suo affannoso lavorio pluridecennale alla ricerca delle piante e dei fiori più rari ed esotici da piantare nel suo parco botanico dei sogni sembra non abbia mai spesso di guardare ad ogni singolo fiore come se fosse il più bello del mondo.
Ivan Eotvos