Il giudice del Tribunale del Lavoro di Latina ha dato ragione ad un medico che ha contratto una malattia oncologica sul luogo del lavoro. Il professionista ha ottenuto un compenso perché è stato riconosciuto, tramite anche l’intervento di consulenti tecnici, che la patologia è collegata all’attività svolta presso un reparto esposto a radiazioni ionizzanti. Già in passato, a causa del reparto in cui l’uomo era impiegato, era stato vittima di una dermatite.
Condannata anche la Asl che non si era costituita alle spese di giudizio, comprese quelle del consulente tecnico.
Condannata anche la Asl che non si era costituita alle spese di giudizio, comprese quelle del consulente tecnico.
24/01/2014