Trentanove buste stracolme di plastica, 23 di rifiuti indifferenziati, 18 di vetro, 3 cassette piene di bottiglie, 9 ombrelloni, una tenda da campeggio, diverse sdraio, uno stendino, una batteria di piombo, una piccola barca ormai inutilizzabile, lampade al neon, tantissimi pezzi di ferro e persino una confezione di yogurt ancora integra scaduta nel 1989 e alcune lattine di bibite scadute, invece, nel 1970. È il bilancio della ventiduesima edizione di “Mare d’inverno 2014”, la pulizia della spiaggia demaniale “quando non servono ai bagnanti” – recitava lo slogan – a ridosso delle dune di Campo ascolano, a Torvaianica, organizzata il 26 gennaio scorso da Fare Verde di Pomezia con il patrocinio del Comune e del ministero dell’Ambiente.
Quest’anno, oltre alla bonifica dei 500 metri di arenile, si è aggiunta la “ramazzata” a mare promossa dalla Lega navale. «A parte una macchia gialla – ha spiegato Giancarlo Lanzone, presidente di Fare Verde – in mare non è stato trovato altro, anche a causa della forte corrente. È stata un’iniziativa molto sentita a cui hanno partecipato circa 200 persone tra semplici cittadini, alcuni amministratori comunali, la protezione civile Echo, le Guardie zoofile di Ardea, gli scout assoraider di Pomezia, comitati di quartiere e molte associazioni, compresa quella romena che si occupa di intercultura». Una giornata per informare i cittadini sulle possibilità di riduzione dei rifiuti. Il materiale raccolto è stato poi trasferito dal Comune nel centro di raccolta della città per essere smaltito. Moira Di Mario