Una storia di critiche e assurdità che va avanti dal 2007. La costruzione e la gestione dell’Info Point di Latina Scalo è iniziata già dal giorno in cui si è presentato il progetto di costruire una struttura muraria all’interno della piazza storica antistante la stazione ferroviaria dello Scalo. Una forzatura stilistica non accetta dalla città. La “bruttura”, comunque, sarebbe stata accettata solamente nel caso in cui la struttura fosse stata utilizzata in maniera fruttuosa per la ricezione turistica della città.
A sette anni dalla costruzione mai, o quasi, c’è stata un’attività ricettiva continuativa ed efficace. L’ultima segnalazione di inefficienza è di questi giorni. L’Info Point, nello scorso 3 luglio, era stato dato in gestione dal Comune di Latina all’Acli della città. Dopo questo affidamento, a dicembre, il Comune ha effettuato una nuova gara d’appalto, il cui risultato, in concreto, ancora non si è visto. Il risultato di queste decisioni? L’Info Point rimane chiuso, abbandonato a se stesso. Una struttura abbandonata, nonostante i cartelli di benvenuto ed un foglio con gli orari di apertura ben visibili all’ingresso, attira gli atti vandalici ed i maleducati di turno. Infatti, nel mese di gennaio, sono stati distrutti i cartelli di segnalazioni e, con le bombolette spray, sono stati insozzati i muri della struttura ricettiva.
Insomma, a sette anni di distanza dalla sua costruzione, la struttura ha portato solamente polemiche ed inefficienza. A questo punto la domanda è lecita: perché, nel 2007, ci fu tutta questa urgenza di “rovinare” la piazza storica della Stazione ferroviaria per una struttura che, ad oggi, si è rivelata di non fondamentale importanza? Prima di costruire l’Info Point, non era forse il caso di organizzare meglio la gestione del futuro ufficio di ricezione? Nel Comune di Latina questo ragionamento non si è fatto ed oggi ne raccogliamo i pessimi risultati.