Nuovo decreto: auto incidentate solo da autoriparatori convenzionati. Protesta
Carrozzieri d’Italia unitevi a difesa della categoria e contro l’articolo 8 del decreto “Destinazione Italia” che mette in difficoltà consumatori e artigiani e rischia di far chiudere centinaia di piccole e medie imprese. Prende le mosse proprio da Latina la battaglia contro lo specifico passaggio del decreto 145 del 23 dicembre 2013 che impone di far riparare il veicolo incidentato esclusivamente dalle officine di carrozzeria convenzionate con le assicurazioni e pagate direttamente da queste ultime. In sostanza il controllo assoluto del mercato delle riparazioni dei veicoli incidentati passa in mano alle assicurazioni. «Non è vero che ciò produrrà degli sconti – ha spiegato un giovanissimo e applauditissimo carrozziere al microfono – perché a fronte di una riduzione di cento euro sulla polizza i carrozzieri non ci stanno dentro con le spese per le riparazioni. Questo significa macchine riparate a basso costo e degenze meno garantite».
E proprio a Latina, chiamati a raccolta da Confartigianato, si sono incontrati carrozzieri, periti assicurativi, professionisti e rappresentanti delle istituzioni.
«A noi non interessa il colore politico – ha spiegato alla platea riunita all’hotel Europa Ivan Simeone, direttore della Confartigianato Latina e coordinatore dei lavori – dobbiamo raggiungere tutti insieme un risultato, per questo dobbiamo coinvolgere quanti più rappresentati possibili». Alla riunione, cui erano stati invitati tutti gli eletti della provincia, hanno partecipato il senatore Claudio Moscardelli, il consigliere regionale Enrico Forte, e il neo assessore alle attività produttive del Comune di Latina Angelo Tripodi che si è messo a disposizione degli operatori per dare corso ad un intervento in seno alla Comunità Europea. Il consigliere regionale Giuseppe Simeone ha mandato un suo delegato. Sul tavolo della presidenza, insieme a Ivan Simeone, Maurizio Casabona, vice presidente provinciale carrozzieri di Confartigianato, che ha evidenziato come l’articolo 8 mette a rischio la sopravvivenza di molte piccole aziende con tutto l’indotto; Marcello Cimadon, presidente provinciale dei carrozzieri della Confartigianato, che ha illustrato le azioni di protesta e mobilitazione che si stanno portando avanti sia a livello nazionale che locale; l’avvocato Pasquale Musto, legale del Consorzio Carrozzieri Pontini, ha illustrato tutte le incongruenze legali e costituzionali del Decreto, evidenziando come si cerca così di limitare i diritti del danneggiato e si toglie il diritto al giusto risarcimento.
Sono intervenuti, oltre a tanti addetti del settore autoriparazioni, il segretario generale dell’Adicon-sum, Giuseppe Trabucco, l’Associazione dei consumatori, che ha contestato la procedura di urgenza sottolineando come un intervento del genere doveva essere concertato e posto in essere con una legge ordinaria e non decreto. Sono intervenuti l’avvocato Alessio Ulucci, Giovanni delle Cave dell’Associazione Europea familiari vittime della strada, Cristian Mitrano dell’associazione italiana familiari vittime della strada, Luigi Coletta, il decano degli artigiani pontini che ha tirato le orecchie ai giovani invitandoli a fare squadra, Fernando Miliucci del Consorzio Nazionale In Rete Car che ha invitato tutti a “confrontarsi con i colleghi per crescere insieme e far valere i propri diritti”. Proprio Miliucci ha cominciato la battaglia per il “libero mercato” già nel 2012 quando in audizione alla decima Commissione Finanze, ha presentato una relazione completa del parere del CESE (Comitato Economico e Sociale Europeo) che in tema di “La riparazione degli autoveicoli in caso di collisione – come garantire la libertà di scelta e la sicurezza dei consumatori” dichiarava: “I consumatori dovrebbero essere in grado di scegliere liberamente il loro fornitore di servizi o poter facilmente sostituire un fornitore assegnato loro arbitrariamente con quello di loro gradimento”.
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