Da molti mesi ormai, l’Ufficio Postale di Pavona è sull’orlo del collasso: taglio al personale, sistema che si blocca ed elimina code che funziona a singhiozzo. Col risultato di avere proteste e pesanti disservizi da parte dei cittadini. Il tutto inizia da molti mesi, da quando numerosi cittadini sui social network esortarono addirittura il sindaco Nicola Marini a prendere provvedimenti e a dare voce alle lamentele degli utenti inferociti. Marini rispose in una nota, evidenziando di non poter fare molto sulla vicenda non essendo di sua diretta competenza, ma di avere scritto una lettera a tutti gli organi competenti affinché si trovasse una soluzione al più presto. Mettendosi a disposizione anche per una riunione operativa. Per alcune settimane, la situazione tornò parzialmente alla normalità, ma poi tutto risprofondò nel caos. Per molto tempo gli sportelli aperti sono stati soltanto due, visti i trasferimenti imposti al personale e mai rimpiazzati da Poste Italiane. Anche il servizio dei pacchi ha prestato servizio ad intervalli, per alcuni giorni. Se si entra nella Posta di Pavona, si trovano file oceaniche di persone (già numerose anche prima del disservizio), il sistema dell’assegnazione del numero non funzionante già dalle 12 e le persone molto arrabbiate per tutto ciò. Gli utenti vedono un progetto molto chiaro da parte di Poste Italiane: quello di portare alla chiusura l’Ufficio, così da abbattere i costi. Sarà vero? E se fosse così, i cittadini di Pavona dove potranno svolgere le proprie commissioni postali?
29/01/2014