Pertanto il lavoro più grande da fare è dentro se stessi, per recuperare la nostra vera identità e forza di amare e di lavorare. Solo allora si può iniziare il lavoro forse più bello e difficile che esiste: aiutare gli altri a fare altrettanto. Essere per far essere. Questo è il Promotore di Sviluppo di Vita e Missione. In Italia e in tutto il mondo. Occorre avere più amore di un volontario, più preparazione di uno psicologo, più coraggio di chi fa sport estremi, più fede di un prete, più umiltà degli ultimi che si vanno ad aiutare. Altro che Indiana Jones. È quasi impossibile trovare persone così, ma ci si può arrivare con un’intensissima formazione e un fortissimo impegno. La formazione, poi, è continua e inizia con la Scuola di Sviluppo di Vita e Missione di Italia Solidale, una scuola dove non si studia tanto con la mente, quanto dove si fa esperienza con tutte le energie della persona.
A tutti i giovani che veramente hanno a cuore la vita e l’amore per gli altri, che non vogliono conformarsi a questo mondo così superficiale e falso e fare lavori inumani e sfruttatori, che hanno voglia di impegnarsi fino in fondo e l’umiltà di mettersi in discussione completamente, il consiglio è di farsi avanti e mettersi in gioco. Per decidersi basta il sorriso vero e gli occhi felici di molti nuovi giovani Promotori che solo fino a pochi anni fa erano sofferenti, spenti, bloccati ed oggi invece sono forti, liberi e gioiosi perché amano e si impegnano con tutto se stessi. La scuola partirà il 9 novembre prossimo e dura quattro anni con un incontro a settimana che può essere seguito anche via internet, ma alcune volte è richiesta la partecipazione in sede. Ovviamente sarà possibile partire anche per i viaggi missionari, ma solo dopo una sufficiente preparazione e con tutto lo spirito che una dedizione tanto grande richiede. Per informazioni: Italia Solidale 06.68.77.999