NON DOVREBBE ESSERE COSÌ
Eppure, ogni anno, di acqua nella rete ne viene immessa tantissima; mediamente siamo sui 500 metri cubi ad utenza (con 4-5 utenze ci si riempie un piscina olimpica). D’altra parte c’è anche una legge, il D.P.C.M del 4 marzo 1996, estremamente chiara rispetto agli obblighi di servizio. Infatti prescrive che, ad esempio, alle utenze domestiche dev’essere assicurata (nel senso di disponibilità costante) “una dotazione pro-capite giornaliera alla consegna, non inferiore a 150 litri/abitante/giorno, intesa come volume attingibile dall’utente nelle 24 ore. Il contratto con l’utente menzionerà il numero di “dotazioni” assegnato all’utente e ad esso garantito”.
Cioè, per ogni persona del nucleo familiare c’è una specifica “dotazione”: quindi ad una famiglia di 4 persone devono essere garantiti 600 litri – equivalenti a 0,6 metri cubi – di acqua al giorno.
MINIMO GARANTITO. DA CHI?
Inoltre “deve essere assicurata” ad ogni utenza “una portata minima erogata al punto di consegna non inferiore a 0,10 litri al secondo per ogni unità abitativa in corrispondenza con il carico idraulico”. Vale a dire almeno 6 litri al minuto. Addirittura Acqualatina prevede nel proprio disciplinare di portare acqua alla giusta pressione fino a 24 metri da terra, cioè fino all’ottavo piano.
TUTTO OK… SULLA CARTA
Alla norma di quel D.P.C.M del ’96 fanno riferimento i rispettivi Disciplinari Tecnici di Acea Ato 2 e di Acqualatina (quest’ultima specificandone anche i dettagli), ma poi nella realtà, soprattutto in quest’ultimo periodo, sempre più spesso dai nostri rubinetti invece della preziosa acqua esce il classico rumore di gorgoglio dell’aria nei tubi vuoti o comunque non i 6 litri al minuto previsti dalla legge. La famosa “efficienza” imposta dalla legge, quindi, assomiglia molto alla garanzia prodotta da una “danza per la pioggia”.
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Reti colabrodo: chi le ripara?
116.101.798 Sono i metri cubi d’acqua (1 m.c. equivale a 1.000 litri) immessi nella rete lo scorso anno da Acqualatina (circa il 10% in meno del 2006). Il 64% viene dispersa
300 Sono i metri cubi d’acqua “dispersa” per ogni utenza
nella rete dell’ATO 4 – Latina mediamente ogni anno
Ancora da determinare Il volume complessivo d’acqua immesso nella rete dell’ATO 2 – Roma, perché ancora non tutti i Comuni hanno consegnato gli impianti ad Acea Ato 2