Il Lazio in testa alla classifica. Di solito i primati vanno festeggiati, ma in questo caso c’è poco da stare allegri. Sì perché la classifica di cui stiamo parlando riguarda il maggior numero di giornalisti minacciati o bersaglio di atti intimidatori. Questo è il dato che è emerso dalla relazione annuale dell’Agcom che pone la nostra Regione, insieme a Campania e Lombardia all’inizio della classifica del numero di giornalisti nel mirino di minacce e intimidazioni. Anche se in percentuale, calcolando il numero di intimidazioni e i giornalisti professionalmente attivi, a “vincere” questa triste classifica sono Basilicata, Sicilia, Calabria e Campania con percentuali che vanno dal 10% al 16%.
Questa “mappa” è frutto dei dati territoriali sulle intimidazioni (riferiti al periodo che va dal 2011 al 31 dicembre scorso) prodotti dall’Osservatorio Ossigeno per l’Informazione, promosso da Fnsi e Odg, ed è stata elaborata per l’occasione dall’Autorita’ Garante delle Comunicazioni. Secondo l’Agcom, i dati sui giornalisti minacciati pubblicati da Ossigeno per l’Informazione rivelano un drammatico divario nel Paese che non puo’ che produrre effetti sulla qualità e la quantità dell’informazione, soprattutto di tipo locale, presente nelle varie aree geografiche dell’Italia.
L’Osservatorio e’ consulente della Commissione Parlamentare Antimafia, e collabora attivamente con il Rappresentante per la Libertà dei Media dell’Osce, il Commissario per i Diritti Umani, con il Consiglio d’Europa, la Freedom House, i Reporters Sans Frontières, l’Associazione Europea dei Giornalisti (AEJ), il Comitato per la Protezione dei Giornalisti di New York, e l’International Press Institut di Vienna.