Il 19 agosto 2008 aveva sparato ed ucciso un ragazzo di 21 anni che poco prima aveva segregato la sua famiglia e rapinato la tabaccheria di cui era proprietario. Dopo la condanna in primo grado a 9 anni per omicidio volontario e la riduzione a 3 anni in appello, ora ricomincia l’odissea per Davide Mariani, il tabaccaio di Aprilia protagonista di quellaassurda vicenda di 5 anni e mezzo fa. Ora la Suprema Corte di Cassazione ha rivisto la sentenza di secondo grado e confermato la condanna a tre anni, ma per omicidio volontario.
Conclusa la fase penale, ora un altro processo di appello dovrà ridiscutere il risarcimento per i familiari della vittima, riconsiderando la volontarietà dell’omicidio.