Recuperare la memoria storica, rafforzando e rendendo inviolabile l’identità della comunità. In nome dei principi di pace, rispetto, dignità umana e uguaglianza fondanti l’Italia e l’Europa. A 70 anni di distanza da quel mercoledì 2 febbraio 1944 in cui, alle ore 12.30, i bombardieri North American B-25 Mitchell della Fifteenth Usa Air Force sganciarono il loro micidiale carico di bombe distruggendo il centro storico cittadino e provocando la morte di quasi 400 marinesi, l’Amministrazione comunale guidata dal vice sindaco Fabrizio De Santis ha promosso ieri, 2 febbraio 2014, una cerimonia commemorativa nell’aula consiliare di Palazzo Colonna.
«La nostra città – ha detto il vice sindaco nel suo intervento – non vuole dimenticare quanti, tra i suoi figli, quel giorno furono costretti a conoscere l’aspetto peggiore e più amaro del conflitto. Un momento segnato dalla tragedia ma anche dalla forza e dal coraggio, tanto da diventare, nel dolore, anche una delle pagine drammaticamente più belle della nostra storia, per il grande spirito di umanità e solidarietà che ne è emerso».
Annunciato dall’abate parroco anche un evento di portata storica quale l’imminente traslazione della salma del Servo di Dio Zaccaria Negroni, dal cimitero monumentale di Marino nella Basilica di San Barnaba.