Le indagini sono state attente e laboriose. Poco dopo gli spari, infatti, un Carabiniere che si trovava in zona, libero dal servizio, aveva notato una persona fuggire – con volto parzialmente travisato da un cappuccio – a bordo di una Opel Corsa, di colore grigio, di cui era riuscito a prendere, seppur parzialmente, la targa. La vettura era di proprietà di Carlo Costantini, ma di fatto in uso al figlio Giuseppe, divenuto il sospettato più accreditato anche per la mancanza di una denuncia di furto del veicolo.
Anche la vittima aveva fornito una descrizione del suo aggressore, che coincideva con le fattezze del nipote, che nel frattempo si era nascosto a casa di parenti residenti nella zona. L’indagato è stato rintracciato ed arrestato mentre tentava la fuga dalla finestra del bagno, avvalendosi di una scala già pronta per quella evenienza.