Nuovo rincaro per lo smaltimento dell’immondizia: sale da circa 97 euro a circa 108 euro il prezzo da pagare per trattare ogni tonnellata di rifiuti urbani non differenziati di molti Comuni pontini. Questa è la nuova tariffa della Rida Ambiente di Aprilia per il trattamento meccanico biologico (TMB) che evita lo sversamento in discarica del tal quale, ossia dei sacchetti così come gettati dagli utenti. Tra i Comuni coinvolti dall’aumento ci sono Latina, Aprilia, Sabaudia, Sezze, San Felice Circeo, Anzio, Nettuno, Sermoneta e Formia, che conferiscono i rifiuti indifferenziati presso la Rida. Ad essi si aggiungerà Cisterna tra non molto. Questo aumento di circa l’11% riguarda comunque solo una parte dell’immondizia, quella non differenziata. Dunque dipende anche dalla capacità degli amministratori comunali di far decollare e crescere come si deve la raccolta differenziata “porta a porta”. «Qualche Comune si lamenta per l’aumento della nostra tariffa – dice Fabio Altissimi patron della Rida sentito da ilcaffe.tv – ma non dicono che siamo l’unico impianto che ha consentito ai Comuni pontini di rispetttare finalmente le norme dell’Unione Europea pretrattando i rifiuti indifferenziati ed avviandoli al recupero (cioè al riciclaggio, per i metalli che vengono rivenduti, o all’inceneritore, per la frazione secca, ndr)». Sulle preoccupazioni espresse da alcuni dell’amministrazione comunale di Latina, l’imprenditore precisa che il capoluogo «portando i rifiuti a recupero da Rida ha risparmiato circa un milione di euro in 18 mesi, nel secondo semestre 2012 e nel 2013. Tenete presente, poi, che Ardea e Pomezia, e gli altri 8 Comuni del bacino dei Castelli presso la discarica di Roncigliano nel territorio di Albano spendono invece circa 120 euro a tonnellata». Discarica ora al centro della bufera giudiziaria che ha scoperchiato “cerronopoli”, la presunta associazione per delinquere, con l’arresto di 7 personaggi, compreso Manlio Cerroni il ras dei rifiuti e ptraon della discarica di Albano, socio di quella a Borgo Montello (Latina) e promotore con Ama e Acea del contestatissimo progetto per l”inceneritore dei Castelli Romani mai realizzato e finito anch’esso nel mirno degli inquirenti. Per Latina, il rincaro dovrebbe costare complessivamente tra i 2 e i 3 milioni di euro in più l’anno. Mentre ad Aprilia si parla di circa 385mila euro, per le 35mila tonnellate di indifferenziato «che dovrebbero però scende grazie al porta a porta, e comunque noi icnassiamo anche il ristoro come Comune che ospita l’impianto di trattamento rifiuti, cioè circa 700mila euro l’anno scorso», precisa il sindaco Antonio Terra a ilcaffe.tv. L’impianto Rida è quello sul quale è stato anche intercettato il sindaco di Latina, Giovanni Di Giorgi, mentre diceva “io da Rida non ci voglio andare”, parlando con Bruno Landi, capo della discarica di Borgo Montello attraverso la Ecoambiente, nonché Amministratore delegato (congelato) di Latina Ambiente ed ora aggli arresti domiciliari a seguito della retata su “cerronopoli”. Di Giorgi spiegava che lui voleva revocarla la delibera comunale con cui avevano disposto di portare l’immondizia indifferenziata del capoluogo alla Rida, dove l’impianto dei rivali di Cerroni & co. era a norma, a differenza del sito Borgo Montello dove si scaricava senza alcun pre-trattamento.