“Dopo l’assegnazione delle risorse a seguito dell’approvazione del progetto del Comune di Terracina – afferma il sindaco Roberta Tintari – abbiamo incontrato difficoltà burocratiche, soprattutto in ordine agli espropri delle aree interessate dal massiccio intervento. Mitigare il rischio di caduta massi su 1,2 km di costone roccioso non è un’operazione semplice, ma contiamo di portarla a termine, imprevisti esclusi ed eventuali condizioni meteo sfavorevoli, entro la primavera 2023. Ora la cosa più importante è tutelare le abitazioni e le infrastrutture sottostanti”.
“L’intenzione dell’amministrazione è quella di convocare le associazioni e i comitati che si occupano attivamente del ripristino del collegamento ferroviario diretto con Roma e impostare un confronto con RFI al fine di sondare tutte le possibilità di riattivare la stazione ferroviaria di Terracina, circostanza subordinata all’intervento di mitigazione del rischio del Monte Cucca avviato dal Comune”, aggiunge l’assessore ai Lavori Pubblici Barbara Cerilli.