Le analisi straordinarie dell’Arpa Lazio eseguite a gennaio scorso su tutti e 11 i pozzi di controllo attivi ed operativi all’interno della discarica di Albano (che il nostro giornale vi mostra in esclusiva) dipingono un vero e proprio ‘disastro ambientale’ che sta letteralmente devastando le falde acquifere sottostanti il sito: sono 17 gli sforamenti certificati dai tecnici regionali in 8 diversi pozzi. Significa che in 17 casi la concentrazione di inquinanti chimici pericolosi per salute e ambiente rilevati dall’Agenzia di Protezione Ambientale del Lazio ha ampiamente superato i limiti massimi ammessi dalla legge (nelle analisi gli sforamenti dei limiti di legge sono indicati col colore rosso). La contaminazione ha interessato, in particolare, i pozzi: A, D, N, H, L, G, I bis, C bis. Giova ricordare che tali pozzi sono situati a ridosso dell’area di Ardea-Villaggio Ardeatino, ancora sprovvista di acquedotto pubblico, con le centinaia di case della zona e le decine di attività commerciali (aziende vinicole e agricole, ristoranti, pizzerie, b&b, etc) costrette quindi a prelevare acqua da pozzi che prelevano acqua dalla medesima falda. L’Agenzia Regionale di Protezione Ambientale ha inviato ieri sera, 15 marzo, l’esito di tale campagna di monitoraggio al consigliere di opposizione di Albano Marco Moresco, che ne aveva fatto richiesta. L’attività di analisi che i tecnici regionali hanno compiuto, quindi, non riguarda solo i 4 pozzi di controllo previsti nelle vecchie autorizzazioni della discarica classe 2009, ancora mai aggiornate e revisionate, che contemplano per l’appunto solo 4 pozzi, ma tutti e 11 i pozzi presenti nell’immondezzaio.
L’ARPA: “ANCORA NON È STATO APPROVATO IL PIANO DI CARATTERIZZAZIONE”
“Tali attività (di controllo della discarica di Albano, ndr) ricomprendono – si legge chiaro e tondo nella dettagliata relazione tecnica di Arpa Lazio – sia il controllo mensile demandato all’Agenzia Regionale (…) dall’Ordinanza della Città Metropolitana del 15/07/2021 emessa dalla Sindaca della Città Metropolitana di Roma Capitale (Virginia Raggi, ndr), sia la nuova campagna di monitoraggio eseguita sugli ulteriori sette pozzi presenti nell’area della discarica al fine di tenere conto delle variazioni stagionali di ricarica della falda acquifera (…) Atteso che non risulta ancora approvato ed attuato un piano di caratterizzazione dell’area e sebbene le Autorità competenti preposte non abbiano disposto ulteriori accertamenti e/o controlli in aggiunta a quanto previsto al punto 6 dell’Ordinanza sopra citata, come anticipato con note Arpa Lazio (…) l’Agenzia ha provveduto, di propria iniziativa, ad estendere i campionamenti anche agli ulteriori sette pozzi presenti nell’area, in aggiunta al monitoraggio mensile dei quattro pozzi”.
MORESCO: “GRAZIE ALL’ARPA LAZIO, A NOME DEI CITTADINI. MA ORA LE PROCURE DI ROMA E VELLETRI APRANO INDAGINI PER INQUINAMENTO AMBIENTALE”
“Ringrazio l’Arpa Lazio – dichiara al nostro giornale il consigliere Marco Moresco – a nome di tutti i cittadini che rappresento, i tecnici regionali stanno compiendo un lavoro encomiabile e coraggioso. Ora spero che alla luce di questi ennesimi dati, le Procure di Roma e Velletri aprano subito una indagine per inquinamento ambientale”.
In foto, il consigliere di opposizione di Albano Marco Moresco:
In foto, il sindaco di Albano, Massimiliano Borelli: