È già allerta incendi ai Castelli Romani, nonostante le temperature fino a questo momento non siano state affatto primaverili e poco più di dieci giorni fa nelle zone più alte era addirittura scesa abbondante neve. Nelle aree verdi di Velletri, Rocca di Papa e Rocca Priora, zona Pratoni del Vivaro e aree adiacenti interne boschive si sono già verificati una decina di roghi che hanno richiesto l’intervento degli operatori antincendio.
L’ultimo evento di rilievo si è verificato su tre o quattro punti del monte Vescovo, su via di Monte Pennolo nella zona dei Campi d’Annibale, alle spalle dei Pratoni del Vivaro, sul posto sono immediatamente accorsi i guardiaparco dei Castelli Romani, la polizia locale di Rocca di Papa, le protezioni civili comunale e associazione Asa e i vigili del fuoco di Marino e di Nemi.
Immediatamente hanno iniziato la bonifica degli incendi, ma sin da subito si è capito che l’operazione non sarebbe stata semplice. Per questo motivo è stato richiesto alla sala operativa regionale della protezione civile l’invio di un elicottero che, una volta arrivato in zona, ha fatto almeno 20 “sganci” per domare le fiamme in circa tre ore di lavoro.
Durante i controlli a terra sono stati rinvenuti poco dopo l’inizio delle fiamme degli inneschi, composti da candelotti esplodenti e altro materiale infiammabile. tutti gli oggetti sono stati sequestrati e inviati alla Procura della Repubblica di Velletri dai guardiaparco in collaborazione con la polizia municipale. E’ stata in questo modo aperta un’indagine con l’accusa di incendio doloso contro ignoti, al momento, anche se non sarà semplice individuare il piromane (o i piromani) e qualche indizio si cerca tramite le testimonianze dei residenti del posto che potrebbero aver notato qualche movimento sospetto e tramite la web cam della stazione meteo Rocca di Papa presente sul posto in alto.
Nel pomeriggio di mercoledì e giovedì sempre nella zona di via Monte Pennolo e Monte Faete, c’è stato bisogno di un nuovo intervento da parte della protezione civile e della polizia locale che ha utilizzato anche i droni in dotazione, acquistati grazie a un finanziamento regionale ottenuto dal Comune di Rocca di Papa l’estate scorsa.
Stavolta gli incendi sono partiti da 2 terreni privati, in quanto qualcuno aveva dato fuoco a vari materiali, tra cui rifiuti e sfalci, ma le fiamme non erano state tenute sotto controllo e c’era il serio rischio che l’incendio potesse allargarsi alle aree boschive. Il comandante della polizia locale di Rocca di Papa Gabriele Di Bella ha rintracciato i proprietari dei terreni a cui sarà inflitta una pesante sanzione amministrativa.
«In queste zone, a parte la visione geolocalizzata con i droni, sono posizionate delle webcam proprio per limitare i pericoli degli incendi e le immagini delle stesse saranno visionate per cercare le responsabilità degli ultimi episodi, grazie anche ai volontari della stazione meteo locale. Inoltre è scattato da qualche tempo un piano con cui i sedici comuni dei Castelli Romani intendono “fare squadra” in questo genere di situazioni e proprio la sindaca di Rocca di Papa Veronica Cimino è presidente dell’assise dei sindaci del Parco dei Castelli Romani», spiega il comandante Di Bella.
La stessa prima cittadina, già quando era nelle vesti di assessore all’ambiente e poi da sindaca, ha redatto e portato a termine diversi progetti per la salvaguardia dell’ambiente e la prevenzione degli incendi. Progetti che prevedono interventi “in rete” coordinati tra le polizie locali, i guardiaparco, le protezioni civili e i carabinieri forestali».
Diversi sindaci del territorio emettono ordinanze tutti gli anni, in cui si intima ai proprietari dei terreni di tagliare gli sfalci e pulire regolarmente i fronti stradali per evitare anche i roghi colposi, che diventano spesso poi incendi vasti e devastanti. «E lo stesso è chiamata a fare anche Città Metropolitana nelle zone di sua competenza, come abbiamo già più volte chiesto, con interventi di pulizia e rimozione erba alta e secca, rifiuti vari dalle strade comunali, provinciali, regionali e statali, coinvolgendo tutti gli attori in campo», conclude Di Bella. L.S.