Antonio Di Lisa, Coordinatore del Circolo SI Pomezia e Responsabile Sinistra Italiana Roma Area Metropolitana, non le manda a dire al sindaco di Roma Roberto Gualtieri, dopo l’annuncio che la Capitale vuole costruire un impianto di trattamento rifiuti a Santa Palomba in una zona a meno di 1 chilometro dalla discarica di Roncigliano. Vicino alle case popolari in costruzione e vicino anche a quello che sarà il nuovo centro Amazon.
“Gualtieri in materia di rifiuti le sbaglia tutte – dice Di Lisa in una nota stampa -. Appena insediato chiede la proroga dell’utilizzo della discarica di Roncigliano per scaricare i rifiuti della Capitale, come aveva fatto prima di lui Virginia Raggi, in un sito a suo tempo chiuso dalla Regione Lazio. Dopo qualche mese la Guardia di Finanza fortunatamente provvede al suo sequestro. Gualtieri, non contento e privo di qualsiasi idea sensata, va a rispolverare un vecchio progetto che risale addirittura a prima del 2012, quando si pensava di realizzare un termovalorizzatore nell’area di Quarto della Solforatella al confine con il comune di Pomezia, a S. Palomba. Evidentemente Gualtieri deve avere dei pessimi consiglieri, visto che questa idea è stata salutata con grande soddisfazione solo da Carlo Calenda.
Un termovalorizzatore non solo va in verso opposto a quanto previsto dal Piano Rifiuti Regionale e alla normativa vigente, ma allontana irrimediabilmente la città di Roma dall’unica soluzione possibile in materia di rifiuti cioè la raccolta differenziata, il recupero della materia prima e la chiusura del ciclo dei rifiuti. Se la decisione venisse confermata sarebbe gravissima anche l’ubicazione del sito: un’area densamente abitata che vede la presenza di ben 5 siti industriali RIR (rischio incidente rilevante) ed è vulnerabile dal punto di vista geologico-geochimico per la presenza di siti esalativi vulcanici.
Il Circolo di Sinistra Italiana Pomezia giudica grave questa decisione e si opporrà con determinazione, come fece Sinistra Ecologia e Libertà, quando, nel lontano 2012, tale progetto si paventava. La città di Pomezia e i suoi abitanti pagano ancora un prezzo elevatissimo dovuto al disastro provocato dall’incendio all’Eco-x.
Intanto anche il comitato di cittadini Unità di salvaguardia del Territorio promette battaglia
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