“Personalmente ho conosciuto Giacobbo in qualità di antropologa, dice al Caffè la ex modella genzanese, oggi antropologa e funzionaria della Regione Lazio . Ieri sera, con Roberto Giacobbo, insieme ad alcuni volontari dello staff di Rock per un Bambino abbiamo cenato all’antica trattoria il Focolare ad Ariccia. Roberto Giacobbo ha mangiato la carne alla brace locale e assaggiato gli ortaggi tipici dei Castelli Romani con la cicoria di campo della zona.
Ha sempre trovato i Castelli Romani molto interessanti, come ricercatore e conduttore televisivo. Nella sua storica trasmissione della Rai Vojager ed ora su Italia 1 con la sua nuova creazione televisiva Freedom . ha spesso parlato di questo territorio ricco di storia e archeologia” . Infatti è lo stesso noto giornalista che ci parla della zona dei Castelli.
“Ho girato molti servizi per i miei programmi, che hanno riguardato la zona dei Colli Albani, il Vulcano Laziale, il lago di Nemi ed il suo emissario, le Navi Romane di Caligola, il Tempio di Diana, il sistema idrico di origine romana che è ancora visibile. Trovo questa zona un luogo tutto da scoprire e di notevole interesse sia dal punto di vista storico e paesaggistico”.
Inoltre Giacobbo, come i suoi spettatori sanno bene è anche un esperto di cucina, essendo un grande viaggiatore ed avendo fatto più di due volte il giro del mondo è diventato anche giudice di gare culinarie in molte trasmissioni di successo e premi vari. Ora conduce Freedom su Italia 1 e per adesso rimarrà sulle reti Mediaset non tornerà in RAI.
Chiediamo a Letizia Moroni: come è nata la sua collaborazione con il grande giornalista e ricercatore storico?
“Io sono laureata in Antropologia Culturale presso l’Università la Sapienza di Roma. Da ragazza per mantenermi agli studi ho fatto la modella e l’indossatrice lavorando per numerosi stilisti. Dopo la laurea, ho collaborato, in qualità di Antropologa, con numerosi Comuni, approfondendo in particolare gli studi e le ricerche sul mondo contadino ed il movimento operaio. Questo mondo mi ha permesso di conoscere molti studiosi e personaggi importanti, come Roberto Giacobbo. L’antropologia culturale studia l’essere umano nelle sue caratteristiche storiche, culturali, linguistiche, sociali, economiche, geografiche ed etnologiche ed applica i risultati delle sue analisi in svariati ambiti evidenziando linee evolutive, strutture sociali, comportamenti, modalità di agire collettivo. Nel 2004 proposi, con l’appoggio dell’Università un progetto per un Museo Demo etno antropologico dei Castelli Romani, con un particolare approfondimento riguardo le vicende storiche di Genzano e la sua manifestazione più importante, l’Infiorata. Chiesi a Roberto Giacobbo, che all’epoca era Dirigente RAI, autore e conduttore del programma VOYAGER -AI CONFINI DELLA CONOSCENZA ( su RAI due), ed anche Professore di DIDATTICA MUSEALE presso l’Università di Ferrara di collaborare. Così ebbi modo di conoscere un uomo di grandissima cultura, di grande generosità e con un grande spirito collaborativo, visto che accettò la collaborazione a questo progetto. Nel 2005 entrai poi come funzionario della Regione Lazio, per le mie conoscenze sulle dinamiche socio-politiche e culturali e la collaborazione è sempre continuata. Sono stata molto contenta di aver portato Giacobbo a Genzano, alla manifestazione Rock per un Bambino ieri sera, dove è stato molto festeggiato e anche a lui ha fatto molto piacere ed ha ringraziato a lungo la comunità genzanese per il tanto affetto, la stima e la simpatia ricevute “.