Il cordone di sicurezza è composto da Polizia locale, carabinieri della Stazione e Polizia di Stato con i rispettivi reparti mobili, oltre ai droni della protezione civile di Albano e a quelli della Polizia locale di Ciampino, che stanno dando man forte ai colleghi di Albano e Ariccia.
«Un Pride molto importante per Albano Laziale e per tutti i Castelli Romani – dichiara Mattia Picca, Portavoce del Lazio Pride – . Oggi abbiamo dato una risposta a chi nega i diritti delle persone LGBT+, a chi commette azioni di odio e bullismo. A chi non riconosce l’esistenza delle persone LGBT+ in provincia. Con il Pride abbiamo lanciato un grido di libertà. Ci aspettiamo che i Comuni dei Castelli Romani che non hanno concesso il Patrocinio si adoperino per una concessione successiva, considerando la duplice edizione di quest’anno che proseguirà il 9 luglio a Viterbo. Essere per il Pride significa essere dalla parte dei diritti. I Pride vengono negati solo in paesi autoritari come, ad esempio, la Russia».
«Il Lazio Pride è nato dall’esigenza di mettere al centro del percorso associativo le esigenze della provincia – dichiara Anna Claudia Petrillo, Portavoce del Lazio Pride.. Siamo partiti da Latina nel 2016, per poi spostarci a Ostia, Frosinone e Rieti. Oggi siamo ad Albano Laziale e continueremo la nostra marcia a Viterbo il 9 luglio«.
«Il fiume di gente accorsa ad Albano Laziale fa capire quanto sia necessario portare il Pride in provincia. Viterbo attende da anni di poter ospitare la manifestazione e finalmente il 9 luglio ci vedremo in piazza per la settima edizione del Lazio Pride – conclude Alice Castri, Portavoce Lazio Pride».
(Foto di Virginia Campanale)