Ad agosto, rischiano di rimanere senza lavoro 51 dipendenti della cooperativa aCapo, realtà che forniva, per Consorzio Leonardo, il servizio di contact center per il distretto dell’alto padovano. Dopo la fine dell’appalto e l’ingresso di una nuova realtà, la cooperativa Giotto, i 51 lavoratori, che fino a poco tempo fa operavano nella sede di Pomezia, hanno ricevuto la notizia che saranno riassorbiti dalla nuova cooperativa ma dovranno fare le valige e trasferirsi in Veneto. Si parla di persone che guadagnano tra gli 800 e i 1200 euro al mese, a seconda delle ore lavorate e la manovra sembra proprio un licenziamento di fatto. Molte di queste, tra l’altro, sono disabili ed un trasferimento, a centinaia di chilometri, appare impossibile. “Nel Lazio si sta verificando l’ennesimo dramma occupazionale – scrivono in una nota in una nota Giovanni Alfonsi della Fp Cgil, Stefania Gunnella, della Cisl Fp Lazio, e Massimo Mattei, della UIL FPL Roma e Lazio – con 51 operatori della Coop. aCapo, impiegati nella nostra Regione, molti dei quali con disabilità, che rischiano il proprio posto di lavoro a causa del cambio di gestione, a partire dal 1° agosto 2022, con il subentro della Coop Giotto facente parte del Consorzio Leonardo”. Sempre secondo i sindacati, il Consorzio Leonardo e la Coop Giotto non avrebbero “fornito i dati completi che riguardano l’appalto, limitandosi a rispondere, in maniera approssimativa, che questi lavoratori saranno assunti a tempo indeterminato dal 1° agosto 2022, senza periodo di prova, ma rimodulando il loro contratto individuale a ribasso rispetto all’attuale”. Una situazione che ha costretto i sindacati “a siglare un mancato accordo”. “Oltre a procedere nella fase vertenziale contro il Consorzio Leonardo e la Coop Giotto, che potrebbe vedere il coinvolgimento anche delle nostre segreterie nazionali, nei prossimi giorni ci confronteremo con la Coop aCapo per capire se intenderanno attivare la procedura di licenziamento collettivo ai sensi della legge 223/91 aprendosi in questo modo una fase di confronto sui livelli occupazionali, che vedrà coinvolti non solo i lavoratori di questa commessa – concludono i sindacati – ma indirettamente anche gli altri, a partire da coloro i quali oggi sono impiegati con contratti a tempo determinato o a progetto”.
19/07/2022