Continuare la campagna di formazione e studio delle foreste naturali e proteggere in modo speciale 30 boschi, sono nell’area dei Castelli Romani, in quanto habitat originari con specie autoctone. È l’obiettivo della campagna di ricerca di volontari lanciata dall’EcoIstituto Reseda, attivo da decenni a sud di Roma. Istituto già promotore di incontri di formazione e studio della flora e della fauna. Il progetto prevede anche la riproduzione, nel vivaio forestale dell’Ecoistituto, di piante in stato critico di conservazione. All’interno del progetto sono state pubblicate 10 lezioni dal titolo “Habitat” sul canale youtube del Sistema Castelli Romani. Gli habitat individuati sono preziosissimi in quanto residuali dei boschi originari dei Castelli Romani. Le 30 aree censite dall’EcoIstituto sono presenti in tutti i Comuni del vulcano, ma a volte sono le stesse amministrazioni comunali a metterle in pericolo. A questo scopo si sta svolgendo una campagna informativa verso queste amministrazioni, per sensibilizzarle e dare un supporto scientifico. Purtroppo nulla si fa per la loro conservazione. Discariche, incendi, taglio indiscriminato di alberi e del sottobosco mettono in pericolo questi luoghi naturalistici unici. La biodiversità che è stata censita dai volontari ammonta a più di 800 specie botaniche di cui una presente esclusivamente sul vulcano laziale. Chi volesse partecipare come volontario può scrivere a [email protected]
08/09/2022