Aveva un contratto in esclusiva con il pronto soccorso di un ospedale romano, invece faceva turni anche in una struttura sanitaria della provincia di Latina – attraverso una cooperativa di servizi sanitari – e per questo è stato denunciato.
L’operazione è stata effettuata dai Carabinieri NAS, d’intesa con il Ministero della Salute, che dalla metà del mese di novembre hanno pianificato e condotto mirati servizi di controllo su tutto il territorio nazionale presso strutture sanitarie e socio-assistenziali pubbliche e private che, per sopperire alla carenza di personale e garantire l’erogazione minima dei servizi di cura ed assistenza, ricorrono sempre più spesso a contratti di appalto per avvalersi di professionalità sanitarie – medici, infermieri ed operatori sanitari – forniti da società esterne, solitamente riconducibili a cooperative.
Sono stati svolti accessi presso 1.934 strutture sanitarie, monitorando 637 imprese/cooperative private e verificando l’idoneità di oltre 11.600 figure tra medici (13%), infermieri (25%) e altre professioni sanitarie (62%) (operatori socioassistenziali, tecnici di laboratorio e figure similari), riscontrando irregolarità in 165 posizioni lavorative.
I CONTROLLI IN PROVINCIA DI LATINA
“Deferito un medico chirurgo convenzionato, con rapporto di esclusività presso il pronto soccorso di un ospedale della provincia di Roma, per aver effettuato turni di guardia, per conto di una cooperativa di servizi sanitari, presso un altro nosocomio della provincia di Latina”, fa sapere il Nas pontino. “L’indebita percezione delle indennità è stata quantificata in 3.000 euro”.