La maestra di una classe quarta elementare si era accorta che una sua alunna stava armeggiando con il cellulare durante l’orario di lezione e aveva quindi deciso di sequestrarglielo, per poi restituirlo al termine della lezione.
Nel frattempo però l’insegnante avrebbe sbirciato nella gallery dello smartphone dell’alunna, scoprendo alcune foto erotiche che poco si addicevano al telefonino di una bambina di dieci anni. La maestra aveva dunque deciso di riferirlo alla dirigente scolastica, che a sua volta aveva deciso di convocare i genitori.
A quel punto però la situazione si è ribaltata, perché sono stati i genitori dell’alunna a denunciare la maestra per violenza privata: secondo loro l’insegnante non doveva sequestrare il cellulare a scuola alla loro figlia e guardare tra le sue foto.
È successo in una scuola primaria di Latina nel 2021. A seguito delle indagini svolte, il sostituto procuratore di Latina Giuseppe Bontempo ha chiesto l’archiviazione del caso, ma i genitori si sono opposti e ora toccherà al Giudice per le indagini preliminari decidere se archiviare tutto o procedere con il rinvio a giudizio dell’insegnante, nel cui caso dovrebbe subire un processo.
Si può usare il cellulare a scuola?
Il Ministero dell’Istruzione ha ribadito il divieto generale di utilizzo dei dispositivi elettronici durante le ore di lezione, tra cui i cellulari, attraverso la recente Circolare del 19 dicembre 2022 (Leggi la circolare).
Questo divieto era già stato stabilito dalla Circolare del 15 marzo 2007, n. 30, poiché l’uso del cellulare è considerato uno strumento di distrazione per tutti gli alunni e una mancanza di rispetto per l’insegnante.
Le nuove linee guida del Ministero intendono incoraggiare gli studenti a concentrarsi sull’apprendimento durante le lezioni e a ridurre le distrazioni che potrebbero compromettere il loro rendimento scolastico. Tuttavia, l’uso del cellulare potrebbe essere consentito in situazioni particolari, come per accedere a risorse online o per motivi di sicurezza personale.
Le scuole hanno il compito di far rispettare queste politiche e di educare gli studenti sull’uso responsabile della tecnologia digitale, in modo da massimizzare il successo accademico e garantire un ambiente di apprendimento efficace e rispettoso.
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