Le indagini della Polizia
Le indagini sono partite dall’arresto per evasione dagli arresti domiciliari del 40enne nel giugno scorso. L’uomo sarebbe dovuto restare nell’abitazione che il giudice gli aveva ‘assegnato’. Invece era stato trovato a San Felice Circeo in possesso di una Range Rover Evoque. Avviate le indagini, un’altra auto di lusso era stata rinvenuta in un terreno limitrofo alla propria abitazione di Pontinia.
I magistrati della Procura della Repubblica di Latina hanno appurato che entrambe le autovetture trovate risultavano clonate in tutto e per tutto e perfettamente riproducenti altrettanti veicoli in circolazione e nella disponibilità dei rispettivi proprietari che si trovavano in Campania e in Piemonte.
Altra clonazione era stata effettuata dagli indagati per una Jeep rubata in provincia di Napoli e poi venduta a una società che ha scoperto della provenienza illecita dell’auto solo successivamente, all’atto del sequestro.
Gli accertamenti sui rispettivi documenti di circolazione hanno accertato la falsificazione su moduli di carte di circolazione risultate rubate presso un Ufficio motorizzazione siciliano.
Di fatto era stato organizzato un collaudato modus operandi: costosi suv venivano rubati e clonati, rimettendoli sul mercato con documenti e targhe perfettamente corrispondenti ad analoghi veicoli circolanti.
Grazie alle investigazioni tecniche, su telefoni cellulari sequestrati, è emerso il ruolo del gestore di una concessionaria di automobili di Cisterna e del suo collaboratore.
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