“Probabilmente stremata dai colpi cercava di tornare al sicuro in cerca di aiuto ma, devastata come era, non ci è riuscita e si accasciata tra l’erba alta”, scrive Elisa in un lungo post su Facebook.
IL RACCONTO
“Lana si era allontanata verso le 10 di mercoledì 29 marzo. L’abbiamo cercata in lungo e in largo di giorno e di notte, abbiamo fatto la triste scoperta solo il giorno seguente. Chi abita in zona ha sentito i colpi alle 10.30 del mattino vicino all’area da cui si è allontanata e dove è stata trovata”.
“Non è stato un colpo accidentale, Lana giaceva molto vicino alla strada, nessuno avrebbe sparato in piena mattina in mezzo alla strada, considerato anche il fatto che la caccia non è aperta”, prosegue.
“Qualcuno ha messo fine alla sua vita nel modo che più la terrorizzava. Oltre al dolore che non si può spiegare a parole, proviamo profonda indignazione per come quell’essere ci ha portato via Banny. A ciò, si aggiunge anche l’imbarazzo nei confronti di alcuni concittadini che avrebbero definito “normale il fatto che un cane che si allontana dal padrone faccia questa fine”. Un animale non avrebbe mai fatto un gesto tanto insensato e disgustoso. Se questa vile persona, invece di crivellarla, l’avesse solo per un istante guardata in quegli occhioni dolci e le avesse dato una carezza, lei gli avrebbe migliorato sicuramente la giornata e gli avrebbe insegnato cosa è l’amore per la vita”.
“SPER NON ACCADA PIU’ A NESSUNO”
“Sicuramente non accadrà nulla al responsabile di questa insensata atrocità ma speriamo che più persone possibili vengano a conoscenza di questa, non troppo rara, perla di civiltà. Quando sentite un colpo d’arma da fuoco dovete chiamare immediatamente le forze dell’ordine, solo in questo modo possono intervenire. Fatelo. Quello che è stato fatto alla povera Banny non deve accadere di nuovo”.