Di certo non siamo ai livelli bassissimi della Circumvesuviana di Napoli, ma ritardi, disagi, degrado, e disservizi sono all’ordine del giorno sui treni dei Castelli. E i pendolari confermano. Chiara, giovane ciampinese, racconta che «il servizio non è migliorato. Ritardi, rotture. Forse dovrebbero aumentare i treni o i vagoni. La mattina è peggio di un treno merci, pieno di gente stipata. Però tutto sommato è molto peggio prendere l’autobus». Jacopo, residente marinese: «Il problema principale è che i treni viaggiano ad un solo binario, quindi i ritardi sono una costante. Sulla tratta Roma-Velletri, ultimamente si presentano meno disagi rispetto al passato, tuttavia il servizio andrebbe migliorato a livello infrastrutturale».
Scientifica l’analisi di Maria Cristina, libera professionista che usufruisce di tutte le tratte e in tutte le ore, dalle fasce 8,30-10 e 17-21 ai treni per Velletri, Frascati, Albano, Frosinone e Colleferro: «Posso affermare che in partenza e in arrivo c’è costantemente un ritardo di almeno 5 minuti. Quindi una tratta segnalata con percorrenza di 15 minuti circa, non è mai inferiore ai 20. Questa è la prassi quotidiana. Vi sono poi casi, in cui questo ritardo viene superato. A questo poi vanno aggiunte le soppressioni dei treni o ritardi in partenza anche di 20 minuti. In alcuni casi mi è capitato di attendere 40-50 minuti alla partenza. Questi ritardi esasperano il pendolare».