Secondo le prime ipotesi formulate dagli esperti, il reperto potrebbe essere collegato alle famose navi di Caligola, l’imperatore romano che le commissionò. Le imbarcazioni, conosciute come le “navi dell’Imperatore“, erano grandiose strutture galleggianti utilizzate per scopi di intrattenimento e per esibire il potere imperiale. La storia di queste navi è avvolta da un’aura di mistero poiché furono affondate dal successore di Caligola, probabilmente per motivi politici.
L’amministrazione comunale di Nemi, consapevole della possibile rilevanza storica e culturale del ritrovamento, ha prontamente informato tutte le autorità competenti per il recupero e la valutazione del reperto. Archeologi, storici, esperti di patrimonio culturale e altre figure di spicco sono stati contattati per avviare un’indagine approfondita.
È importante sottolineare che al momento non ci sono conferme ufficiali sulla natura esatta del reperto. Saranno necessari ulteriori studi, analisi e ricerche per stabilire con certezza l’autenticità e la possibile connessione con le navi di Caligola. L’amministrazione comunale invita quindi la comunità locale e gli appassionati di storia a mantenere la calma e a seguire pazientemente lo sviluppo di questa straordinaria scoperta.
Il Sindaco di Nemi, insieme all’intera amministrazione comunale, si augura che questo ritrovamento possa gettare nuova luce sulla storia di Caligola e sulla sua eredità, consentendo di svelare ancora più segreti nascosti nelle profondità del Lago di Nemi.
Si invita il pubblico a rispettare l’integrità e la delicatezza del sito in cui è stato effettuato il ritrovamento, evitando qualsiasi intrusione o tentativo di recupero non autorizzato. È fondamentale garantire la massima protezione al reperto e alle informazioni che potrebbe rivelare sul nostro passato.
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