La cerimonia di svelamento della targa commemorativa ha avuto luogo sabato 15 luglio. Erano presenti il Sindaco Maurizio Cremonini insieme agli otto figli viventi di Vittorio Cortelletti e ai nipoti, oltre a una rappresentanza dell’associazione Pionieri e del Circolo Trentino Pontino con Gianni Martinelli in rappresentanza del presidente Paolo Perotto, gravemente malato e scomparso il giorno successivo.
La targa riporta la scritta: “Piazzale Vittorio Cortelletti – Colono pioniere dell’agro romano – Croce al merito di guerra – (1911-1995)”
L’iter di intitolazione del piazzale era già iniziato con la precedente amministrazione Savarese e si è concluso con l’attuale giunta Cremonini, dopo che la Prefettura di Roma ha dato il benestare.
Insieme al sindaco hanno partecipato alla cerimonia anche i consiglieri Raffaella Neocliti, Luca Vita e Niko Martinelli.
«Questa intitolazione è importante per tutte le famiglie che discendono dai coloni di queste terre – ha affermato il Sindaco – è una cerimonia che celebra il lavoro di tante persone che hanno contribuito a far crescere il nostro territorio».
Chi era Vittorio Cortelletti
La storia di Vittorio Cortelletti, classe 1911, è simile a quella di tante altre famiglie della colonia trentina di Mahovljani nella ex Jugoslavia, all’epoca parte del regno Austro-Ungarico, richiamate in Italia alla fine degli anni Trenta dal governo Mussolini e assegnatarie dei poderi dell’agro romano ricadenti sotto la giurisdizione della neonata Pomezia. A Vittorio Cortelletti venne assegnato il podere di via Strampelli, dove oggi sorge il piazzale a lui dedicato. Con lo scoppio della guerra, Cortelletti venne inviato in Sicilia per fronteggiare lo sbarco anglo americano. Il 14 agosto 1943 fu catturato dagli inglesi: rimase prigioniero fino al gennaio 1946.
Per tutta la vita è stato coltivatore diretto. Nel 1971 la Repubblica Italiana gli ha conferito la croce al merito di guerra per i servizi resi alla Patria e per la prigionia subìta. È morto nel 1995 a 84 anni.
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