Si è tenuta ieri, presso l’aula consiliare di Latina, la conferenza stampa a cui ha preso parte Don Ciotti, fondatore di Libera, per presentare la Giornata della Memoria e dell’impegno che quest’anno si terrà proprio a Latina. Il 22 marzo cento chilometri in bicicletta per non dimenticare le vittime delle mafie. La scelta è ricaduta su Latina proprio per le continue intimidazioni che colpiscono le sue attività ed attivisti, come segnale di solidarietà.
Ma Don Ciotti si è spinto ben oltre. Durante la conferenza, a cui hanno preso parte anche Fabrizio Marras, coordinatore provinciale dell’associazione, il prefetto Antonio D’Acunto, il Sindaco Giovanni Di Giorgi, il presidente del consiglio regionale Daniele Leodori e i consiglieri Entico Forte e Rosa Gianicola, ha ricordato il caso della morte di Don Cesare Bruschini. Il parroco di Borgo Montello fu ucciso nel 1995 probabilmente perché sapeva tutto della discarica e dei movimenti che avvenivano intorno a quegli invasi. «Abbiamo chiesto che si riaprano le indagini – ha dichiarato Don Ciotti -, non ci può archiviare il caso come fosse una rapina».
14/02/2014