A distanza di un anno dalla nomina a commissario, Roberto Gualtieri ha suscitato l’indignazione dei Comuni dell’area metropolitana, compreso Albano Laziale, per aver ignorato tutte le richieste di confronto riguardanti la gestione dei rifiuti. Tale atteggiamento ha portato alla percezione di un disprezzo nei confronti di migliaia di cittadini e dei principi democratici che dovrebbero guidare la governance della Capitale.
Le soluzioni per Roma sono altre
La motivazione principale alla base della richiesta di rimozione dei poteri commissariali è la constatazione che l’impianto di incenerimento, considerato non funzionale al Giubileo, necessita di un cambiamento. Albano Laziale e gli altri comuni avevano l’intento di condividere l’impegno per restituire a Roma il decoro che merita, proponendo di sottoporre la scelta delle migliori soluzioni disponibili a una commissione tecnica composta da esperti indipendenti. Questa commissione avrebbe dovuto valutare tecnologie più moderne e meno impattanti, consentendo alla Capitale di diventare un riferimento a livello internazionale e abbracciare l’innovazione come previsto dal Piano regionale dei rifiuti.
Albano Laziale ha sperimentato direttamente le conseguenze della gestione dei rifiuti di Roma, dovendo accogliere i rifiuti della Capitale fino a febbraio. Tuttavia, questa misura non ha portato alcun miglioramento per il decoro di Roma, in quanto il sistema di raccolta rimane ancora incentrato sui cassonetti stradali.
I consiglieri Salvatore Tedone e Marco Alteri, insieme all’intero Consiglio Comunale, hanno proposto e approvato la richiesta di rimozione dei poteri commissariali a Roberto Gualtieri. L’obiettivo prioritario per la nuova nomina è ridurre il quantitativo di rifiuti indifferenziati, un passo essenziale da realizzare prima del Giubileo con effetti positivi sia sul decoro della Città che sulle finanze comunali.
La richiesta di rimozione dei poteri commissariali esprime il desiderio di un approccio più trasparente e partecipativo nella gestione dei rifiuti a Roma. Albano Laziale, insieme ad altri comuni, spera di trovare una soluzione condivisa che possa contribuire al miglioramento della situazione e rendere Roma una città all’avanguardia nella gestione sostenibile dei rifiuti. Ora spetta alle autorità competenti prendere in considerazione questa richiesta e adottare le misure necessarie per garantire un futuro più pulito e decoroso per la Capitale e i comuni dell’hinterland.
Leggi anche:
Si amplia il fronte contro il Termovalorizzatore: 20 sindaci contro Gualtieri