Secondo i risultati resi noti relativi alle misurazioni nei giorni scorsi degli inquinanti presenti nell’aria, nella centralina di rilevamento collocata a circa 600 metri di distanza dall’impianto i valori delle diossine, che erano quelli che maggiormente preoccupavano, sono rientrati nei limiti consentiti dalla legge.
Tutt’altra cosa è naturalmente nell’area dell’impianto bruciato, dove i valori di diossine, benzoapirene e PCB sono ancora altissimi.
La nuvola nera di fumi tossici che si era alzata dall’impianto durante l’incendio si era poi diretta in particolare verso i Castelli romani: quindi la cabina di regia messa in piedi dalla Regione Lazio, unitamente all’Arpa, per coordinare gli interventi d’emergenza, aveva diramato ad 8 comuni castellani (Ciampino, Albano, Marino, Grottaferrata, Frascati, Castel Gandolfo, Ariccia e Lanuvio) alcune direttive tra cui quella di tenere chiuse le finestre di casa, limitare gli spostamenti all’aperto e l’uso dell’aria condizionata.
In base ora ai nuovi risultati, queste limitazioni sono state abolite.
Il comunicato del Comune di Ciampino
In riferimento al fonogramma dei VVF con il quale in data 03/08/2023 si comunicava l’avvenuto completamento delle operazioni di spegnimento dell’incendio, visto l’andamento degli esiti analitici trasmessi da ARPA Lazio riferiti ai campioni prelevati dalla centralina posta a distanza di circa 600/900 mt dal luogo dell’incendio in corrispondenza del “Centro Polifunzionale Cipollaro” ubicato in via Cuneo – Ciampino (RM) ed in considerazione in particolare degli ultimi risultati acquisiti, riferiti ai giorni 01/08/2023 e 02/08/2023, si comunica di seguito la nuova nota congiunta.
Si ritengono superate le seguenti misure:
tenere chiuse porte e finestre,
limitare gli spostamenti allo stretto necessario,
limitare l’utilizzo di impianti di climatizzazione e di trattamento dell’aria in genere.