Non solo. Il Comune di Anzio, di fatto, ha perso l’occasione di risolvere la questione, non riuscendo ad attuare il bando da oltre mezzo milione con i fondi del Flag Lazio Mare Centro che, ormai è certo, andranno persi.
L’amarezza degli operatori portuali è sconfinata.
Il Comune di Anzio, nel 2021, si è inserita nella questione dell’insabbiamento del Porto canale, vicino all’impraticabilità, con un bando per l’acquisto di una draga da utilizzare in via esclusiva per il bacino locale. Una draga da acquistare grazie al finanziamento di 507.280,00 euro, ottenuto con il progetto del Flag Lazio Mare Centro, che prevedeva sia per l’acquisizione della draga che per la costante manutenzione, in totale autonomia e con un consistente risparmio di risorse pubbliche, finalizzata ad aumentare la profondità navigabile del bacino.
Le procedure sono state messe in moto, è stata presentata una sola offerta (nonostante la congruità del bando) offerta che l’attuale Amministrazione commissariale dell’Ente, non ha ritenuto valida. Indiscrezioni dicono che la draga proposta non sia quella prevista dal bando, sta di fatto che il bacino di Anzio, ormai al collasso, resta senza alcuna soluzione e il Flag perderà i soldi messi a disposizione che dovevano essere spesi entro il 31 dicembre. Un’occasione mancata per il comune di Anzio e per il Flag, che hanno avuto l’opportunità di trovare una soluzione per l’insabbiamento che affligge la città e non l’hanno colta, a fronte di un problema che resta gravissimo.