L’intera comunità dei Castelli Romani porge l’ultimo saluto a Giulio Pesoli, fondatore della pluripremiata azienda di famiglia. Si sono svolte a Genzano nel pomeriggio di ieri venerdì 8 settembre presso la chiesa della Santissima Trinità le esequie di Giulio Pesoli, il fondatore dell’azienda agricola e vinicola con sede ad Ariccia, sulla via Appia Antica. Giulio Pesoli è morto lo scorso 6 settembre. È divenuto negli anni uno dei simboli dei Castelli Romani perchè l’azienda da lui fondata e diretta è gestita, ancora oggi, all’antica – ossia a livello prevalentemente familiare – ma soprattutto perché produce vini di qualità eccellente, premiati anche in recenti occasioni, come avvenuto la scorsa estate a Roma, niente meno che nell’aula Giulio Cesare, e a Venezia, presso il teatro La Fenice. Giulio Pesoli era nato e cresciuto a Genzano, ma viveva da tempo ad Ariccia. In una cattedra commossa, stracolma di familiari, amici e conoscenti, l’intera comunità dei Castelli Romani gli porge l’estremo saluto. Erano presenti ai funerali anche vari amministratori locali.
Premi dal Campidoglio e dalla Fenice
Di recente, come accennato poco fa, l’azienda vinicola di Ariccia fondata da Giulio Pesoli era stata premiata per l’eccellente qualità dei suoi vini sia nell’Aula Giulio Cesare, sede del comune di Roma, sia nel celeberrimo Teatro La Fenice di Venezia. “La nostra pluripremiata Riserva ‘Emblema’ – aveva dichiarato Giulo Pesoli in quelle due occasioni – un Montepulciano del 2010 affinato in barrique di rovere tagliato con Cabernet-Sauvigno 2021, è stato richiestissimo da ancor prima che lo finissimo di imbottogliare. Segno che la qualità di un prodotto è indiscussa e riconoscibile anche dai semplici appassionati non addetti ai lavori”.
Da Ariccia ha conquistato l’Italia
Di recente, l’azienda vinicola di Ariccia fondata da Giulio Pesoli era stata premiata per l’eccellente qualità dei suoi vini sia nell’Aula Giulio Cesare, sede del comune di Roma, sia nel celeberrimo Teatro La Fenice di Venezia. “La nostra pluripremiata Riserva ‘Emblema’ – aveva dichiarato Giulo Pesoli in quelle due occasioni – un Montepulciano del 2010 affinato in barrique di rovere tagliato con Cabernet-Sauvigno 2021, è stato richiestissimo da ancor prima che lo finissimo di imbottogliare. Segno che la qualità di un prodotto è indiscussa e riconoscibile anche dai semplici appassionati non addetti ai lavori”. “Oggi – aveva continuato Giulio Pesoli in occasione delle recenti premiazioni – la nostra azienda produce ben 13 vini di qualità, con tecniche all’avanguardia, però sempre con la massima cura e rispetto per l’ambiente ed il verde. I nostri terreni si erstendono su una superficie di circa 30 ettari di vigneti con una piccola percentuale di uliveti. Siamo presenti sul territorio da oltre tre generazioni e negli ultimi anni è stato un vero e prorpio miracolo. Solo la nostra dedizione, abnegazione e costanza, nonché l’amore per la terra e questo lavoro, ci ha portati dove siamo arrivati. La prova tangibile che ambire all’eccellenza premia”.