Un detenuto di origini albanesi si è recato in infermeria lamentando un dolore ai denti e, per tale motivo, pretendeva di essere portato a visita in ospedale. Avendo ricevuto un diniego, in quanto non si era rilevata l’urgenza della visita ospedaliera (potendo comunque usufruire di cure da parte del personale medico dell’istituto), il detenuto è rientrato in Sezione e, insieme ad altri suoi connazionali, hanno iniziato a distruggerla. La Sezione è stata completamente allagata con gli idranti presenti nei corridoi e le telecamere distrutte. Sul posto è subito accorso anche il Comandante di reparto, congiuntamente a tutto il personale.
Dopo un po’ la situazione è rientrata, grazie anche all’intervento dei colleghi che alloggiavano in caserma, e per fortuna nessun collega è rimasto ferito. Siamo alla follia, adesso siamo arrivati al punto che i detenuti sfasciano letteralmente le carceri se non vengono assecondate le loro richieste, specie quando sono assurde e senza senso come avvenuto a Velletri. “Il senso di impunità ed abbandono delle carceri è veramente a livelli allarmanti se non si riprende in mano la situazione”, denuncia Donato Capece, segretario generale del SAPPE.
Che torna “a chiedere pubblicamente che chi di dovere tenga in considerazione le criticità delle carceri della Nazione, dove mi sembra evidente sussistano problemi nella catena di comando e in cui evidentemente non si è più in condizione di gestire le troppe tipologie di detenuti, con una presenza di soggetti dalla personalità particolarmente violenta.” Sono palesi le inadempienze e le gravi colpe dell’Amministrazione Penitenziaria!”, conclude il segretario generale del SAPPE che non risparmia critiche al Capo del DAP Giovanni Russo: “a lui, da mesi, stiamo chiedendo – senza avere alcun riscontro! – di intervenire con urgenza sulla gestione dei detenuti stranieri, dei malati psichiatrici, della riorganizzazione istituti, della riforma della media sicurezza!”.