La scuola secondaria di primo grado “P.V. Marone” sarà infatti interessata a breve da lavori di adeguamento sismico nell’ambito del Pnrr, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. I lavori dureranno circa due anni. Serviva dunque un immobile che ospitasse 42 classi e 2 uffici.
LA SOLUZIONE
Considerata la durata dei lavori, l’amministrazione ha ritenuto opportuno procedere all’acquisto di un immobile, “da poter valorizzare successivamente per le attività istituzionali dell’Ente, anziché alla locazione, che comporta comunque un onere a fondo perduto”.
Il Comune ha individuato “le ulteriori caratteristiche che l’immobile da ricercare dovrà possedere, oltre alla detta capienza in termini di aule e uffici, e la conformità alle vigenti norme di legge per gli edifici scolastici” e “ha previsto la copertura finanziaria nel programma triennale delle opere pubbliche 2023-2025, incrementando fino a 6.000.000 di euro. Soldi che dovranno servire anche ad adeguare a tempi record l’edificio per farne una scuola.
IL PROBLEMA DEL TRAFFICO
“Trattasi di una traversa di via dei castelli romani già ampiamente congestionata tra le 8.00 e le 8.30 del mattino. Una stradina molto stretta e con un area parcheggio estremamente limitata”, tuona il Movimento 5 stelle di Pomezia, per 10 anni al governo della città. “Molti ragazzi delle medie attualmente raggiungono la scuola a piedi e questo stabile non è assolutamente raggiungibile a piedi. L’avviso prevedeva una distanza di 1,5 km, forse in linea d’aria? Perché calcolando il percorso i chilometri sono 2. Sarà quindi necessario richiedere un ulteriore prestito per predisporre delle navette? E quante ne serviranno per trasportare più di 700 studenti dalla Marone alla nuova struttura e quanto traffico genereranno?”.
Non solo. “Trattasi di un edificio totalmente abbandonato e fatiscente, chi si occuperà di sistemarlo? Con quali ulteriori costi per l’ente? Sarà sicuro e realmente adatto alle esigenze di una scuola?”.
I SOLDI PER I PREFABBRICATI
“Esisteva già un impegno di spesa per dei moduli prefabbricati per circa 3 milioni di euro – ricordano i consiglieri del Movimento 5 stelle, “da posizionare in un luogo decisamente più adatto o almeno più raggiungibile dai ragazzi e invece andiamo ad intensificare il traffico in una zona già da bollino rosso. Inoltre andiamo ad indebitare l’ente per il doppio della cifra prevista tramite l’ennesima richiesta di un prestito, per acquistare un immobile del quale abbiamo necessità solo temporaneamente”.
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