Di sicuro, la struttura scolastica di cui si parla non verrà ristrutturata e recuperata per intero, ma solo a metà, vale a dire solo la parte di edificio più nuova, con ingresso su via Sicilia. Una strada stretta situata all’interno di un dedalo di vie degne di un vero labirinto, tra l’altro strada anche a senso unico. I soldi stanziati per il recupero parziale della vecchia scuola di Cecchina dall’ex Provincia, oggi Città Metropolitana di Roma, sono del resto solo 300mila euro.
Inoltre, secondo i due politici Cuccioletta e Ginestra, non vi sarebbe allegato al progetto parziale di recupero nemmeno un piano parcheggi adeguato.
“L’Amministrazione comunale di Albano Laziale – scrivono i due politici Cuccioletta e Ginestra nella loro nota stampa – ha deciso di destinare l’immobile di via della stazione, che ospitava la scuola elementare Edmondo De Amicis, da oltre 50 anni, a sede distaccata del Liceo James Joyce di Ariccia.
L’idea di dotare Cecchina di un distaccamento di un liceo se da una parte può sembrare una opportunità dall’altra è fonte di preoccupazione. Duole, infatti, constatare come questa amministrazione dimostri ancora una volta l’incapacità di dare ai cittadini un progetto a lungo termine che abbia le radici nel programma elettorale per il quale è stata votata e che guardi al futuro con una attenta pianificazione che tenga presente tutte le esigenze di cui ha bisogno la nostra città e che non sottovaluti quanto una decisione improvvisata per soli scopi autoreferenziali possa causare danni a breve e lungo termine per un intero quartiere. Proporre un liceo senza prima avere anche la minima idea di come dotare Cecchina di tutti i servizi e delle infrastrutture necessarie è l’ennesima prova dell’improvvisazione che caratterizza questa amministrazione.
La discutibile collocazione di questa sede liceale inciderà profondamente sulla situazione del traffico e dei parcheggi di tutta la zona circostante l’immobile considerato, vista la complicata viabilità di quell’area fortemente urbanizzata ed abitata, servita da una rete di piccole strade a senso unico.
Considerata la legittimità della scelta politica da parte dell’amministrazione Borelli, personalmente, con quella struttura di proprietà, avrei cercato di risolvere una serie di problemi annosi per la nostra comunità, che non comportassero una compromissione ulteriore su problematiche già molto sentite nella frazione di Cecchina.
Tenuto conto delle dimensioni della struttura, all’interno della stessa, potevano esser ubicati una serie di servizi e spazi, attesi da anni dalla cittadinanza del nostro comune , come una “Casa delle Associazioni”, una “casa della Salute”, un Poliambulatorio Asl con relativo Cup, un distaccamento dei vigili urbani e la sede distaccata del Comune, che avrebbero inciso in maniera minore su traffico e parcheggi ed alleggerito le casse comunali da canoni di affitto, sostenuti per alcuni di questi servizi, svolti ora in locali non di proprietà dell’Ente”.
La notizia sulla scuola di Cecchina, era stata da noi precedentemente trattata in due occasioni: