Il comune di Rocca di Papa ha messo all’asta oltre 62 ettari di bosco comunale (quindi pubblico), situati all’interno del Parco dei Castelli Romani, chi paga ‘vince’ tutta la legna disponibile sulle relative aree verdi. Non parliamo certo di pochi alberi, ma di ben 620mila metri quadrati circa di area boschiva, l’equivalente di 124 campi da calcio di serie A, suddivisi in sette distinti lotti da vendersi in altrettante aste pubbliche. Tutto il legnatico presente sulle aree verdi prescelte, così ha deciso il Municipio, verrà venduto quindi con 7 distinti incanti.
L’elenco degli incanti e dei boschi interessati al taglio
Il primo incanto riguarda l’area boschiva denominata Macchie della Riguardata, il secondo Colle Ceraselle, il terzo Orti Barbarossa, il quarto Colle La Ligna, il quinto Tre Coni, il sesto Ponte di Nemi e il settimo e ultimo Macchie della Faiola. Con prezzo a base d’incanto, rispettivamente, pari a: 69mila €, 29mila €, 61mila €, 810 €, 3100 €, 720 € e infine 2125 €. Totale della base d’asta 167mila €, centesimo in più, centesimo in meno.
La scadenza delle proposte è fissata per il 17 (le prime tre aste) e 18 ottobre (le ultime quattro aste). Possono partecipare alle aste imprese individuali, società, cooperative, consorzi e raggruppamenti temporanei di operatori economici.
Il Parco dei Castelli Romani
Il parco regionale dei Castelli Romani è un’area protetta della regione Lazio che si trova nella zona dei Colli Albani, in provincia di Roma. I comuni che ne fanno parte sono 15. Il Parco dei Castelli Romani è stato istituito con la Legge della regione 2/1984 allo scopo di tutelare l’integrità delle caratteristiche naturali e culturali dei quindici paesi (Albano Laziale, Ariccia, Castel Gandolfo, Frascati, Genzano di Roma, Grottaferrata, Lanuvio, Lariano, Marino, Monte Compatri, Monte Porzio Catone, Nemi, Rocca di Papa, Rocca Priora, Velletri) che occupano l’antico Vulcano Laziale, e da Pomezia, inclusa per salvaguardare i resti delle antiche sugherete presenti alle falde dei colli.
Il parco è un Ente della Regione Lazio. È organizzato con vari organi istituzionali: Presidente, Consiglio direttivo, Comunità del parco, Collegio dei Revisori dei conti. L’organizzazione è affidata a un Direttore Generale che coordina l’attività dei diversi uffici e dei Guardiaparco.