Il fenomeno del furto dei pomelli d’ottone dilaga in tutta Italia e segnalazioni arrivano anche dalla provincia di Latina.
Una strana serie di furti che vede i ladri particolarmente interessati a rubare i pomelli d’ottone dai portoni delle abitazioni. L’ultima segnalazione arriva da Sezze dove la scorsa notte, presso un’abitazione sita nella piazza più importante alle porte del paese, ignoti hanno scardinato il pesante pomello in ottone, appropriandosene e danneggiando il portone in legno.
Quello del furto dei pomelli d’ottone non è in realtà un fenomeno nuovo. Già da diverso tempo si segnalano furti analoghi in svariate città d’Italia. Lo scorso anno a Roma, a seguito di una serie di furti di pomelli e maniglie da porte e finestre in diversi quartieri della Capitale, era stata richiesta da parte di alcuni consiglieri capitolini l’immediata convocazione dell’Osservatorio per l’Ordine Pubblico e la Sicurezza.
Dopo il furto dei cavi di rame e dei tombini in ghisa, il furto dell’ottone sembra essere la nuova frontiera dei ladri di metalli. Si tratterebbe di un fenomeno in crescita, secondo quanto affermato anche dai rivenditori di ferramenta. Un tipo di furto di cui si parla poco, visto che difficilmente si va a denunciare il furto di un pomello d’ottone! Oltre ai pomelli e alle maniglie, anche targhe di studi professionali, placche dei citofoni e delle buche delle lettere realizzati in ottone sono presi di mira dai ladri di metallo.
L’ottone, dopo il rame, è di gran lunga il metallo più ricercato dai ladri di metallo: può essere usato praticamente in diversi ambiti, dall’elettricità all’edilizia. L’ottone non è tutto uguale. Ne esistono diversi tipi a seconda dell’utilizzo e delle diverse percentuali di metalli che lo compongono, ovvero rame e zinco. Per questo motivo la sua quotazione varia. In linea generale, comunque, il prezzo dell’ottone oscilla da 1 a 5 euro al Kg.