Domanda: Consigliere Arganini, Frascati ha in ballo diversi importanti interventi finanziati con le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e del Piano Nazionale Complementare (PNC). Di quanti progetti si tratta di preciso e di che importi stiamo parlando?
Sono 13 progetti, alcuni suddivisi in più interventi, per un importo complessivo di oltre 34 milioni di euro. Un piano di investimenti del tutto eccezionale che rappresenta un’occasione storica per la città di Frascati.
Domanda: La sindaca Francesca Sbardella ha festeggiato da poco i primi due anni dalla sua elezione. Secondo lei, quanti di questi 13 progetti vedranno la luce entro i prossimi 3 anni?
Tutti e 13 i progetti hanno un termine ultimo per la fine lavori o per il collaudo tra marzo e giugno 2026; quindi è previsto che tutti e 13 arrivino a compimento entro la fine naturale del mandato di questa Amministrazione. Il nostro Ufficio Tecnico sta lavorando con grande fatica e dedizione per portarli avanti tutti quanti, rispettando le scadenze previste, e i risultati si vedono, dato che per la gran parte dei finanziamenti siamo pienamente nei tempi imposti dalle Amministrazioni Centrali Titolari per rispettare gli accordi assunti in sede europea.
Domanda: Le andrebbe di partire raccontandocene, per il momento, solo due? Nei prossimi giorni parleremo degli altri.
Certo che sì. Partirei dai due interventi di “Rigenerazione Urbana” (PNRR-Missione 5, Componente 2, Investimento 2.1), che peraltro sono stati già presentati alla cittadinanza nella conferenza stampa dello scorso 20 maggio. In particolare, i due progetti sono relativi alla riqualificazione della piscina e dei locali di viale Fausto Cecconi, per un importo del finanziamento di € 2.400.000, e alla messa in sicurezza e al recupero dei locali dell’Ex Mattatoio, sito in via Santovetti, per un importo di € 2.100.000.
Immobili in stato di abbandono
Gli immobili si trovano in stato di quasi totale abbandono da decenni e da molto tempo si parla ormai di un loro recupero; specialmente della piscina, che probabilmente rappresenta il mio primo ricordo da bambino di una polemica politica. Entrambi i progetti hanno sofferto molto del forte aumento dei costi delle costruzioni che si sono registrati negli ultimi anni e ciò ha comportato una necessaria riduzione delle opere che si andranno a realizzare in questa prima fase, fermo restando che si tratterà di opere pienamente fruibili fin da subito.
La piscina
Per quanto riguarda la piscina, verranno recuperati i volumi esistenti, con una vetratura dell’atrio che fungerà da spazio di collegamento tra gli stessi, e si procederà alla realizzazione di un’unica vasca coperta con vetrate apribili per poter essere utilizzata anche l’estate. In una seconda fase, con risorse ancora da reperire, eventualmente anche in partenariato pubblico-privato, verranno realizzati i campi (padel e/o tennis) e un ulteriore parcheggio.
L’ex mattatoio
Il recupero dell’ex mattatoio, in linea con altri interventi di questo tipo già realizzati in diverse parti d’Italia, conserverà la memoria della funzione produttiva della struttura e all’interno delle sue mura verrà realizzata una vera e propria cittadella dell’arte e della cultura, con spazi polifunzionali che ospiteranno anche un piccolo teatro. Anche in questo caso il progetto prevede una seconda fase, con risorse da reperire, in cui verrà realizzato il collegamento tra via Santovetti e via Sciadonna e la ricostruzione di alcuni degli attuali volumi che nella prima fase saranno solo demoliti e sostituiti con un’impronta verde.
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