All’operazione ha partecipato anche personale del Commissariato di Polizia Anzio-Nettuno, per garantire l’ordine e la sicurezza.
Sulla banchina del porto di Anzio si svolge abitualmente la vendita di pesce fresco al dettaglio da parte dei pescatori locali, ma il pesce deve essere accompagnato da idonea documentazione che permetta di rintracciarne la provenienza. Il pesce sequestrato invece ne era del tutto privo ed era inoltre commercializzato non da pescatori ma da venditori ambulanti abusivi, molti dei quali – di origine nordafricana – irregolari sul territorio nazionale.
I clienti in cerca di pesce fresco e a buon prezzo hanno rischiato di acquistare prodotto non tracciato e di ignota provenienza immesso illegalmente sul mercato, potenzialmente pericoloso per la salute.
I controlli svolti regolarmente sulla filiera della pesca sono finalizzati alla tutela della salute del consumatore e a garantire i diritti dei lavoratori onesti del settore che
svolgono quotidianamente l’attività, in regola con la normativa vigente.
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