Albano, l’Appia riapre nei 2 sensi di circolazione da oggi pomeriggio (lunedì 13 novembre), è quanto comunica l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco, Massimiliano Borelli, in una nota stampa. “Sono terminati – scrive il comune di Albano sui suoi canali social ufficiale – i lavori di messa in sicurezza della facciata di Palazzo Savelli. La ditta sta rimuovendo i piloni su corso Giacomo Matteotti che verrà riaperto al transito veicolare in ambo i lati nel pomeriggio, appena concluse le operazioni di rimozione. Gli operatori Volsca stanno provvedendo alla pulizia dell’area”.
La chiusura parziale dell’Appia nuova
La chiusura della via Appia nuova (parziale, nel solo senso di marcia in direzione Velletri) è stata disposta dall’Amministrazione comunale lo scorso 30 ottobre, dopo il rovinoso e pericoloso crollo del cornicione di palazzo Savelli sulla centralissima piazza San Pietro.
Operazioni sul palazzo anche oggi, lunedì 13 novembre
Nella giornata di oggi, lunedì 13 novembre, è stata collocata una mantovana a protezione del percorso pedonale lungo la facciata di Palazzo Savelli, sede del comune. Dal pomeriggio si potrà quindi riaprire Corso Giacomo Matteotti in entrambi i sensi di marcia.
“Stiamo cercando altri fondi, oltre a quelli pari a 2,5 milioni di € PNRR
“Stiamo già predisponendo gli atti necessari – ha annunciato il sindaco nei giorni scorsi – per richiedere un finanziamento a copertura del progetto, già redatto e a disposizione, per ristrutturare l’edificio storico, oltre ai fondi PNRR”.
Palazzo Savelli
Palazzo Savelli è uno storico palazzo del centro di Albano Laziale, in provincia di Roma, nell’area dei Castelli Romani. Attualmente, ospita la residenza municipale del Comune di Albano Laziale.
Costruito nel Medioevo come fortezza lungo la via Appia, nel corso dei secoli si espanse occupando una vastissima superficie, inglobando i ruderi della Porta Pretoria e anche la chiesa di San Pietro Apostolo, dietro alla quale era annessa la cappella di iuspatronatus della famiglia Savelli.
Dopo l’acquisizione di Albano da parte della Camera Apostolica (1699) il palazzo divenne in parte sede del Governatorato e in parte residenza nobiliare concessa come residenza per la famiglia Stuart. Parte del palazzo venne abbattuta in seguito ai lavori di ampliamento della via Appia eseguiti tra il 1789 ed il 1791 ed il 1854.
Nel 1870, dopo l’annessione del Lazio al Regno d’Italia, divenne sede del comune di Albano, e fino a qualche anno fa anche della Pretura di Albano (che dagli anni trenta accorpa anche quella di Marino).
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