Via Giacomo Carissimi chiusa da 3 anni e mezzo
Da quel momento, quindi da 3 anni e mezzo, la strada è chiusa al transito di veicoli e pedoni, visto che il palazzo fu messo in sicurezza, poco dopo l’esplosione.
La strada è chiusa da allora: nel corso degli anni è divenuta un ricettacolo di sporcizia, una selva di erbacce selvatiche che offrono un potenziale rifugio a volatili e ratti. La chiusura della strada inoltre ostacola il soccorso eventuale delle ambulanze che non sono in grado di accedere alle abitazioni nonché le operazioni di carico e scarico delle merci.
Nei giorni scorsi, per la precisione il 21 novembre, alcuni residenti hanno scritto una mail alla redazione, chiedendoci la cortesia di recapitare al sindaco marinese, Stefano Cecchi, una nota per chiedergli lumi su una possibile soluzione del caso. Noi abbiamo fatto quanto ci è stato richiesto dai cittadini.
Le parole del primo cittadino Stefano Cecchi
Il sindaco si è subito attivato e quest’oggi 23 novembre ha ricontattato la nostra redazione, dopo un lavoro di indagine da lui compiuto di concerto con gli uffici tecnici comunali. Stefano Cecchi ci ha spiegato che “Gli uffici tecnici comunali hanno compiuto una investigazione approfondita di carattere amministrativo e legale sul caso, per capire prima di tutto lo stato dell’arte.
Innanzitutto – così ci ha raccontato – non si tratta di un lavoro che compete al Comune, né tantomeno di spese che debbano gravare in alcun modo sulle casse comunali, ossia sulle spalle dei cittadini, visto che si tratta di un palazzo privato.
Ma certo, è un caso che riteniamo utile affrontare. Sono disponibile ad incontrare i residenti o una loro delegazione per trovare una soluzione. E, subito dopo l’incontro, a sollecitare i privati proprietari dell’immobile affinché gli stessi provvedano ad una messa in sicurezza dello stabile, ma che liberi al contempo la carreggiata pubblica, parzialmente ostruita attualmente dai ponteggi di sicurezza installati attorno alla struttura immobiliare”.
I cittadini residenti su via Carissimi hanno accettato l’invito del sindaco fiduciosi che essendo il primo cittadino rappresentante sia dell’autorità amministrativa che dell’autorità sanitaria locale, avrà cura di risolvere al più presto questa situazione, per trovare insieme una soluzione positiva al caso. Presto, quindi, il faccia a faccia.
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