Le parole dell’assessore Giancarlo Righini
“Desidero ringraziare – scrive proprio l’assessore Giancarlo Righini – il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, e in particolare il sottosegretario Claudio Barbaro, per aver sostenuto e accolto la richiesta della Regione Lazio relativa all’immissione in natura della specie Coregone per il quinquennio 2024-2028 nei laghi di Bolsena, di Bracciano, di Nemi, del Salto e del Turano.
Si tratta di un’ottima notizia molto attesa dai pescatori professionali e sportivi delle zone interessate che rischiavano di subire pesanti ricadute economiche.
Non va dimenticato, inoltre, che si tratta di una specie molto richiesta dai ristoratori per le sue enormi peculiarità nutritive che rischiavano di essere sacrificate da norme europee ancora una volta troppo stringenti”.
Il lavarello, più conosciuto come coregone
Il lavarello (Coregonus lavaretus), spesso conosciuto con il nome del genere coregone, è un pesce di acqua dolce appartenente alla famiglia dei Salmonidi dell’ordine degli Salmoniformes.
In Europa è diffuso nelle acque dolci di Gran Bretagna, Germania, Francia, Svizzera e Nord Italia, nonché nel Mar Baltico e nel Mare del Nord. Recenti ritrovamenti in Iran. In Italia è stato introdotto alla fine del XIX secolo dai laghi elvetici; oggi è diffuso nei laghi laziali e nei grandi laghi prealpini. Le popolazioni che vivono nella parte settentrionale dell’habitat hanno abitudini anadrome, mentre nel sud la specie popola soprattutto la parte centrale dei laghi.
Presenta un corpo allungato, affusolato, leggermente compresso ai fianchi. La testa è appuntita, la bocca piccola, i profili dorsale e ventrale leggermente convessi. La pinna dorsale è alta e breve, trapezoidale, così come le altre pinne. La coda fortemente forcuta. È presente la pinna adiposa. La livrea è argentea con riflessi verdi su dorso e fianchi, bianca sul ventre. Può raggiungere i 70 cm di lunghezza, ma la taglia più comune è di 30-40 cm.
L’accoppiamento e la deposizione avvengono all’inizio dell’inverno in zone con acque fluviali calme e basse. Le uova hanno un diametro di circa 2,5 mm. L’incubazione è molto lunga, circa 60 giorni, alla fine dei quali si schiudono delle piccole larve (11 mm) provviste di sacco vitellino. Lo sviluppo è molto lento, circa 2-3 mesi, in contrapposizione al periodo successivo, estremamente veloce, che porta ad una maturità sessuale nel giro di 1-2 anni.
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