70 anni di storia
Nei Castelli romani c’è l’accademia di fioretto più importante del mondo. In pedana chi incrocia le lame per la prima volta, ma anche campioni che si preparano per le Olimpiadi. Tra questi Daniele Garozzo, medaglia d’oro a Rio.
Settant’anni di stoccate e parate coronate da tanti titoli mondiali e olimpici. È questa la storia di Frascati Scherma, l’unica squadra non militare in grado dopo decenni di vincere il campionato italiano. Il suo portabandiera è Daniele Garozzo, campione olimpico a Rio, che qui è venuto quando aveva solo 18 anni. Garozzo è impegnato nelle qualificazioni per le Olimpiadi di Parigi. Ma non solo: si sta infatti specializzando in Medicina dello Sport all’Università Tor Vergata
Passione e volontariato
Per venticinque anni l’associazione ha montato le pedane nella soffitta di una chiesa e nella rimessa dei vigili del fuoco. Oggi ha casa nella palestra Simoncelli dove arrivano atleti da tutto il mondo. Una realtà alimentata da passione e volontariato, ma che è punto di riferimento per tanti ragazzi dei castelli romani anche per spada e sciabola Nelle interviste di Mauro Scanu: Daniele Garozzo, campione olimpico fioretto; Fabio Galli, maestro fioretto Frascati Scherma; Paolo Molinari, Presidente Frascati scherma.
La scherma
La scherma sportiva è una disciplina olimpica di opposizione a contesto aperto che consiste nel combattimento leale tra due contendenti armati di spada, fioretto o sciabola. Lo sport trae origine dall’arte marziale denominata scherma tradizionale.
L’etimologia italiana della stessa parola scherma porta con sé il significato della disciplina, essa infatti deriva dal longobardo “Skirmjan” che significa proteggere, coprire (stessa etimologia della parola schermare). Ciò è probabilmente collegato al concetto dell’uso della spada non come strumento nato per colpire, ma come strumento difensivo.
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