Cosa deciderà il governo? Lo ha chiesto il senatore Marco Silvestroni di FdI che ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
“Nel ruolo di prefetto di Roma – si legge nell’interrogazione del senatore Silvestroni – il ministro Piantedosi aveva istituito due Commissioni d’accesso su Anzio e Nettuno, dopo l’inchiesta “Tritone” che aveva portato all’arresto di 65 persone nel febbraio del 2022, per mettere fine a una gestione poco trasparente degli enti locali e stroncare il connubio con la criminalità organizzata, portando alla luce quello che è apparso essere, in seguito alle indagini, un sistema radicato dei due Comuni”.
“Da un anno l’amministrazione per il risanamento dei Comuni è affidata alla guida dei commissari straordinari. Si chiede se esistano o meno i presupposti affinché nel 2024 anche i cittadini dei due Comuni del litorale laziale possano partecipare alla vita democratica attraverso le elezioni dei proprio rappresentati”.
Cosa dice la legge
In attesa che il Governo risponda, è bene fare due calcoli. La commissione terminerà il proprio lavoro lungo 18 mesi ad aprile. Poi dovrà fare una relazione sull’attività svolta da inviare al ministero dell’interno, che valuterà se concludere il commissariamento o prolungarlo, anche sulla base di quanto dichiareranno i commissari prefettizi.
Per votare a giugno (la data probabile è il 9, insieme alle Europee) bisogna che il Presidente della Repubblica firmi il decreto di indizione dei comizi elettorali all’inizio di marzo, quando la gestione commissariale è ancora in corso: non ci sarebbero dunque i tempi tecnici per votare nel 2024.
Peraltro era già stata prevista la possibilità che i 18 mesi di commissariamento potessero essere prolungati di altri sei mesi. A meno di sorprese o di interventi politici, dunque, le elezioni comunali ad Anzio e Nettuno saranno certamente rinviate alla primavera 2025.
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