1000 metri quadri per 140mila €
L’area interessata dai 14 nuovi orti urbani, di proprietà del comune di Albano, è ampia circa mille metri quadrati. Il Comune di Albano Laziale ha già affidato i servizi relativi alla progettazione dei 14 orti urbani: se ne occuperà il personale interno al Servizio III – Patrimonio del Settore V. Ognuno degli orti urbani sarà ampio 7,5 per 4 metri, per un totale di 30 metri quadrati calpestabili. Gli orti verranno dotati di acqua grazie a 4 cisterne da 5mila litri di raccolta dell’acqua piovana. Il progetto costerà in totale poco più di 140mila € di soldi pubblici e verrà realizzato entro la prossima primavera 2024.
“Progettazione sostenibile”
“Il territorio del Comune di Albano Laziale – si legge tra le carte – è storicamente ricco di aree verdi e vanta un patrimonio di Ville e Giardini di grande pregio e parchi pubblici storici, alcuni dei quali attrezzati con aree gioco per bambini e aree picnic.
È intenzione di questa Amministrazione procedere alla realizzazione di uno spazio verde adibito ad Orti Urbani, che preveda criteri di progettazione sostenibile: lo spazio verde dovrà, infatti, essere realizzato con l’obiettivo di un uso efficiente delle risorse idriche, al fine di contribuire al contrasto delle conseguenze del cambiamento climatico.
L’orto urbano che si intende realizzare, dovrà essere in grado di resistere e reagire a situazioni di forte stress idrico e termico, e dovrà essere un progetto pilota col quale il Comune di Albano dovrà introdurre una best-practice dalla quale apprendere le migliori metodologie disponibili, per la progettazione dell’orto in ambiente urbano, in quanto arrecano numerosi benefici alla città ed ai cittadini.
“I benefici per la città? Stop all’inquinamento, miglior microclima e…”
Quali: pongono un freno all’inquinamento ambientale; migliorano il microclima dei contesti cittadini, andando a supporto di altre azioni di preservazione e cura dell’ambiente; promuovono la sperimentazione di metodi di coltivazione sostenibili e la salvaguardia di specie vegetali a rischio o molto richieste; supportano il consumo di prodotti a km zero dal momento che i frutti dati dagli orti urbani sono pensati per la vendita a prezzo ridotto ai consumatori locali; favoriscono l’aggregazione sociale spingendo i cittadini a riunirsi in gruppi o a prendere parte ad associazioni per poter lavorare a progetti simili; promuovono attività di educazione ambientale e una cultura incentrata sull’importanza del verde, dell’ambiente e dei prodotti locali”.
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