Crisi idrica ai Castelli Romani, passeggiata di protesta per i laghi Albano e Nemi
‘Passeggiata di protesta in difesa dei Laghi dei Castelli Romani’. Così è titolata la iniziativa che non sarà di solo protesta. “Durante la passeggiata – difatti, così spiegano i 14 promotori dell’iniziativa naturalistica – degli esperti illustreranno i problemi idrici ed ecologici dei laghi, parleremo della biodiversità che sta scomparendo.
Domenica 4 febbraio dalle ore 10,00
Durante l’evento si potrà aderire al gruppo di volontari che sta portando avanti azioni in difesa dei nostri laghi. Se ci tieni ai laghi ed al futuro non mancare”.
La crisi idrica dei due laghi
Entrambe i laghi dei Castelli Romani sono colpiti da tempo da una crisi idrica e da un abbassamento del livello delle acque che diventa sempre più evidente e ‘feroce’. Le cause che generano questo problema sono molteplici. Il sovrasfruttamento della falda idrica causato dall’antropizzazione eccessiva del territorio. A Castelli Romani sono state costruite e si continuano a costruire troppe case. Il numero dei residenti è cresciuto in modo eccessivo ed esponenziale negli ultimi decenni ed anni e la quantità di acqua prelevata dal sottosuolo è eccessiva. I cambiamenti climatici, inoltre, stanno facendo il resto. Piove e nevica sempre meno e tutto questo si riverbera direttamente anche sui due bellissimi bacini vulcanici.
I prelievi di Acea e Vaticano
Sul lago Albano, certo, pesano anche i prelievi diretti di Acea e Vaticano, cosa che non accade al bacino di Nemi. Acea preleva acqua dal lago Albano a scopi idropotabili al servizio dei comuni di Albano, Castel Gandolfo ed Ariccia. Il Vaticano preleva acqua per servizi vari, come ad esempio l’innaffiatura dei famosi e rinomati giardini.
I prelievi diretti di Acea e Vaticano sarebbero pari – il condizionale è d’obbligo – a circa 700 litri al secondo, H-24, 365 giorni all’anno. Così ci riferiscono le nostre fonti istituzionali qualificate.
Il lago Albano travolto dalla crisi idrica
Proprio sul lago Albano, a causa della gravità della situazione, è stato installato un teleidrometro. Un sofisticato apparecchio voluto dall’Autorità di Bacino, di concerto con la Regione Lazio. Grazie a questo strumento l’altezza del lago è oggetto di una analisi tecnica ineccepibile.
La prima rilevazione ufficiale e scientifica della storia del lago Albano di Castel Gandolfo sull’altezza delle acque è stata eseguita in particolare l’11 settembre 2023 e riportava 2,66 metri. Il 14 gennaio scorso le acque presentavano una altezza di soli 2,55 metri, vale a dire meno 11 centimetri in (soli) 4 mesi, per l’appunto quelli autunnali ed invernali. Questi ultimi dati sono stati pubblicati nel tardo pomeriggio di martedì 16 gennaio. Da allora, si è in attesa della pubblicazione di nuovi dati.
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