«Il fatto accaduto nel pomeriggio è l’ennesimo fatto di violenza è aggressione che colpisce la polizia Penitenziaria chiamata a svolgere servizio con soggetti psichiatrici ristretti presso la casa circondariale di Velletri ove è presente un reparto specifico».
La perquisizione nelle celle
Una situazione particolare, quella vissuta dagli agenti. L’altro ieri in una maxi perquisizione che ha coinvolto oltre 100 unità di Polizia Penitenziaria sono stati trovati telefonini, chiavette fire-stick Amazon prime all’interno delle celle degli oltre 600 detenuti presenti rispetto ad una capienza di 410 posti previsti.
Spiega ancora Nicastrini:
«All’interno delle stanze detentive, con spazi ridotti per un massimo di due detenuti per stanza possono detenere abbigliamenti, alimenti come casse d’acqua, bibite analcoliche a quantità anche superiore al consentito, impedendo ogni possibilità di controllo se non con specifiche attività di controllo preventivo impegnando più uomini della Polizia Penitenziaria».
«Solo alcuni giorni fa – prosegue Nicastrini – ho segnalato personalmente nell’incontro avuto con il Provveditore regionale, questa situazione, dove i detenuti con più possibilità economiche di detenere all’interno delle stanze troppo materiale impedendo il dovuto controllo dove nascondere micro-telefonini, chiavette usb di vario tipo che permettono attività illecite non permissibili all’interno di un carcere, con una promessa che avrebbe emanato una circolare per limitare tutto questo».
Carcere di Velletri, carenza di personale
«Purtroppo, l’unica circolare che abbiamo visto nel frattempo e stato quello di richiamare le Direzioni ad evitare sforamenti del lavoro straordinario al personale di Polizia Penitenziaria per limitare la spesa di tale strumento che consente, ad un carcere come Velletri carente di circa 80 unità, di lavorare al personale rimasto oltre i turni di lavoro previsti oramai consuetudine che mediamente superano le 5600 ore mensili, per circa 120 unità mediamente impiegabili», conclude.
LEGGI ANCHE:
Sommossa nel carcere di Velletri, distrutte le celle
Velletri, uccide il compagno di cella al culmine di una lite