Da Gualtieri a… Piero Marrazzo e Manlio Cerroni
Il terreno su cui dovrebbe sorgere il grande impianto brucia-rifiuti, tecnicamente, è situato in località Roma-Santa Palomba. Ma proprio sull’ultimo lembo di territorio romano. Per la precisione, proprio affianco alla discarica di Albano Laziale su cui nel 2007 l’ex Governatore del Lazio PD, Piero Marrazzo, nominato dall’allora premier Romano Prodi anche Commissario dell’Emergenza Rifiuti regionale, pretendeva di costruire un altro inceneritore. Solo un po’ più piccolo di quello attuale, da 180mila tonnellate rispetto alle 600mila attuali. L’iniziativa del 2007 prevedeva una cordata che oltre alle odierne Acea ed Ama, prevedeva anche l’ausilio del re dei rifiuti di Roma e dintorni, Manlio Cerroni.
Al corteo Albano-Ariccia contro l’inceneritore 7 comuni
Tornando al corteo odierno, erano molti i comuni presenti con i sindaci o delegati. Albano, Ariccia, Ciampino, Ardea, Castel Gandolfo, Pomezia e Genzano. “Un fine settimana impegnativo per la tutela e la salvaguardia dei nostri territori – ha commentato il primo cittadino di Albano, Massimiliano Borelli – un lungo corteo si è mosso da piazza Mazzini ad Albano fino a piazza di Corte ad Ariccia. Tante cittadine e cittadini, con bambini e ragazzi, hanno manifestato e ribadito un dissenso educato contro la decisione di Roma Capitale di costruire un mega inceneritore sui nostri territori. La chiusura del ciclo di rifiuti deve puntare a sfruttare il rifiuto nel recupero, trasformazione e riutilizzo della materia, non all’incenerimento”.
Cuccioletta punta il dito contro le bandiere pro -Palestina e vessilli e bandiere politiche
Il corteo è stato segnato anche dalle polemiche relative alla presenza di bandiere pro-Palestina nel corteo ed anche dalla presenza di vessilli e bandiere politiche, anche in testa al corteo. Una presenza segnalata da Roberto Cuccioletta, consigliere comunale di opposizione e segretario di FdI di Abano Laziale il quale – così ci ha raccontato – ha provato a chiedere la loro rimozione, ma è stato respinto.
“Questa foto – scrive Roberto Cuccioletta – segretario in quota Fd di Albano Laziale – è stata scattata oggi pomeriggio (sabato 24 febbraio 2024, ndr) alla manifestazione contro l’inceneritore di Santa Palomba. Erano solo queste due? No erano tante ed aprivano il corteo. La mia decisione è stata quella di andarmene.
Avevo deciso di aderire all’iniziativa convinto fosse la decisione giusta. Credevo nella buona fede del sindaco di Albano e degli organizzatori e mi sono trovato in una manifestazione con forte strumentalizzazione politica.
Non sarò più partecipe ad iniziative utili ai responsabili della realizzazione di questo ecomostro per lavarsi la coscienza e per tentare di crearsi un alibi. Ci ho provato ma il lupo perde il pelo ma non il vizio”.
La presenza di bandiere con caratterizzazione politica, certo, non aiutano la partecipazione trasversale della cittadinanza.
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